Tavola periodica degli elementi
La Tavola periodica degli elementi è stata presentata per la prima volta da Dmitri Mendeleev nella metà del XIX secolo. Egli ebbe l’intuizione di ordinare gli elementi sulla base del loro numero atomico, che equivale al numero di protoni presenti nel nucleo atomico.
Filtri
Metalli alcalini
I metalli alcalini formano il Gruppo 1 della tavola periodica. I loro nomi si riferiscono alle sostanze alcaline ottenute dalla reazione di questi elementi con l’acqua. Sodio e potassio sono gli elementi più comuni in questo gruppo, mentre rubidio, litio e cesio sono più rari e rappresentano rispettivamente lo 0,03, 0,007 e 0,0007 percento della crosta terrestre.
Si tratta di elementi molto reattivi che normalmente in natura sono già uniti ad altri elementi. Hanno tutti un aspetto metallico lucente, sono duttili e hanno un’eccellente conducibilità termica ed elettrica. I metalli alcalini hanno un punto di fusione basso, da 28,5 °C a 179 °C.
Metalli alcalino terrosi
I metalli alcalino terrosi formano il Gruppo 2 della tavola periodica. Fatta eccezione per il radio (utilizzato in alcuni ambiti medici specifici) gli elementi di questo gruppo trovano largo impiego in applicazioni commerciali. Essenziali per alcuni processi biologici e geologici, magnesio e calcio sono due tra i sei elementi più comuni sulla Terra.
Gli elementi di questo gruppo hanno tutti un tipico aspetto metallico lucente, sono buoni conduttori di elettricità e, rispetto ai metalli alcalini, hanno un punto di ebollizione e di fusione superiore. Infatti i punti di fusione variano da 650 °C a 1.287 °C, mentre i punti di ebollizione spaziano da 1.090 °C a 2.471 °C.
Metalli di post-transizione
A questa categoria appartengono in genere gli elementi dei Gruppi 13, 14 e 15. Tutte le classificazioni comprendono gallio, indio, stagno, tallio, piombo e bismuto. In base alla definizione di “post transizione”, questa categoria può comprendere da sei a 22 elementi.
I metalli di post-transizione hanno caratteristiche simili ai metalli, quali malleabilità, duttilità e conduttività di calore ed elettricità, ma in genere sono meno morbidi e con punti di ebollizione e fusione più bassi rispetto ai metalli di transizione. Hanno una scarsa resistenza meccanica, formano legami covalenti e manifestano un comportamento acido-base.
Lantanoidi
Si tratta di 15 elementi chimici metallici aventi numeri atomici da 57 a 71. Il loro nome deriva da lantanio poiché hanno caratteristiche simili a questo elemento; insieme agli attinoidi formano la grande categoria delle terre rare. Nonostante il termine ‘raro’ questi elementi chimici sono piuttosto comuni nella crosta terrestre: il cerio, ad esempio, occupa il 25° posto tra gli elementi più diffusi.
I lantanoidi sono caratterizzati da una rapida ossidazione in presenza di umidità, veloce dissoluzione negli acidi e reagiscono lentamente con l’ossigeno a temperatura ambiente. Sono usati principalmente come magneti e batterie nei superconduttori e nei componenti dei veicoli ibridi oltre che nella produzione di vetri speciali.
Attinoidi
Gli attinoidi sono 15 elementi aventi numero atomico da 89 a 104, dall’attinio al laurenzio. Sono tutti elementi radioattivi, relativamente instabili e rilasciano energia sotto forma di decadimento radioattivo. Associati a dei leganti, possono tuttavia formare complessi stabili quali cloruri, solfati, carbonati e acetati.
Si tratta di elementi pericolosi da maneggiare per le loro proprietà radioattive, tossiche, piroforiche e per la criticità nucleare. L’uranio e il plutonio sono stati impiegati negli impianti nucleari e nelle armi atomiche. Alcuni attinoidi si trovano in natura nell’acqua di mare o nei minerali, ma gli elementi con numeri atomici da 95 a 104 sono creati dall’uomo utilizzando acceleratori di particelle.
Alogeni
Gli alogeni sono elementi non metallici del Gruppo 17 nella tavola periodica e comprendono fluoro, cloro, bromo e iodio. Si tratta dell’unico gruppo i cui elementi, a temperatura ambiente, hanno forma solida, liquida e gassosa. Dalla reazione con i metalli, gli alogeni producono una serie di sali utili, tra cui fluoruro di calcio, cloruro di sodio, bromuro d’argento e ioduro di potassio.
Poiché agli alogeni manca un elettrone per formare l’ottetto completo del guscio, sono in grado di unirsi a molto elementi diversi. Sono altamente reattivi e in dosi concentrate possono essere letali. Questi elementi sono utilizzati nella produzione di disinfettanti, illuminazione e prodotti farmaceutici.
Gas nobili
Costituiscono il gruppo 18 per i primi sei periodi della tavola periodica. Sono elementi incolori, inodori, insapori e non infiammabili. In origine si pensava che i loro atomi non fossero in grado di legarsi ad altri elementi o di formare composti chimici, ma questa teoria è stata smentita.
Molti di questi gas sono molto abbondanti sulla Terra e tutti sono presenti nell’atmosfera. Ad eccezione di elio e radon, è possibile estrarre i gas nobili dall’aria tramite liquefazione e distillazione frazionata. L’elio si ottiene da pozzi di gas mentre il radon è un prodotto di decadimento radioattivo.
Gruppi
A metà del XIX secolo, la tavola periodica creata da Dmitri Mendeleev vedeva gli elementi raggruppati in base al peso atomico. Il comportamento di questi elementi quando raggruppati in base al peso, sembrava verificarsi in periodi o intervalli regolari. Nella Tavola periodica moderna, le colonne rappresentano i gruppi di elementi, mentre le righe rappresentano i periodi. I gruppi sono numerati da uno a 18. Il comportamento degli elementi di uno stesso gruppo è simile poiché sono caratterizzati dallo stesso numero di elettroni nel guscio più esterno.
Periodi
Benché gli elementi della stessa riga o periodo siano accomunati dal numero di gusci di elettroni, le proprietà degli elementi sono più strettamente correlate al gruppo (colonne verticali) a cui appartengono.
He
Li
Be
F
Ne
Na
Mg
Al
26.98
Cl
Ar
K
Ca
Sc
Ti
V
Cr
Mn
Fe
Co
Ni
Cu
Zn
Ga
Br
Kr
Rb
Sr
Y
Zr
Nb
Mo
Tc
Ru
Rh
Pd
Ag
Cd
In
Sn
I
Xe
Cs
Ba
La
Ce
Pr
Nd
Pm
Sm
Eu
Gd
Tb
Dy
Ho
Er
Tm
Yb
Lu
Hf
Ta
W
Re
Os
Ir
Pt
Au
Hg
Tl
Pb
Bi
Po
Rn
Fr
Ra
Ac
Th
Pa
U
Np
Pu
Am
Cm
Bk
Cf
Es
Fm
Md
No
Lr
Rf
Db
Sg
Bh
Hs
Mt
Ds
Rg
Cn
Nh
Fl
Mc
Lv
Ts
Og
Ricerca elementi
Nome elemento
Simbolo
Numero atomico
Idrogeno
H
1
L’idrogeno costituisce oltre il 90% degli atomi nell’Universo; nel 1776 fu riconosciuto per la prima volta come elemento distinto. Sulla Terra, il suo legame più comune è con l’ossigeno come acqua e si trova anche nelle piante, nel petrolio, nel carbone e in altre sostanze organiche.
L’idrogeno liquido si utilizza nella criogenia e per lo studio della superconduttività. Quale combustibile del reattore della fusione nucleare si utilizzano i suoi isotopi deuterio e trizio. Il trizio è un prodotto dei reattori nucleari impiegato nella fabbricazione delle bombe a idrogeno.
In ambito industriale, si impiega per l’idrogenazione (grassi e oli), la produzione di metanolo, l'idrodealchilazione, il cracking idrogenante e l’idrodesolforazione, oltre che nella composizione di combustibile per i razzi, per la saldatura, la produzione di acido cloridrico, la riduzione dei minerali metallici e per riempire i palloni aerostatici.
Peso atomico: 1.008
Punto di fusione: -259.1°C
Punto di ebollizione: -252.9°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: 1s1
Stati di ossidazione comuni: ±1
Numero di elettroni di valenza: 1Elio
He
2
2He
Elio4.003L’elio è stato identificato per la prima volta durante l’eclisse solare del 1868. Si tratta del secondo elemento più diffuso nell’Universo e si estrae dal gas naturale. Negli Stati Uniti, i principali pozzi di estrazione di elio si trovano in Texas, Oklahoma e Kansas.
L’elio trova largo impiego nella criogenia e nella ricerca della superconduttività; al di sotto dello zero assoluto mantiene uno stato liquido, ma si solidifica rapidamente all’aumentare della pressione. Sette sono gli isotopi di elio conosciuti.
L’elio si utilizza per la crescita di cristalli di silicio e germanio, nella saldatura ad arco e per la produzione di titanio e zirconio, per il raffreddamento dei reattori nucleari e, allo stato gassoso, nella galleria del vento supersonico.
Peso atomico: 4.0026
Punto di fusione: -272.2°C
Punto di ebollizione: -268.9°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: 1s2
Stati di ossidazione comuni: 0
Numero di elettroni di valenza: 2Litio
Li
3
3Li
Litio6.941Il litio, scoperto nel 1817, è il più leggero di tutti i metalli. In natura, si presenta sempre legato ad altri elementi o composti e si trova in tutte le rocce ignee, nelle sorgenti minerali e nei minerali lepidolite, spodumene, petalite e ambligonite.
È un metallo color argento, come tutti gli altri metalli alcalini; reagisce con l’acqua, se riscaldato produce una fiamma colore cremisi, ma se brucia intensamente, la fiamma diventa bianca brillante. È corrosivo e deve essere maneggiato con attenzione.
Metallo utile nel trasferimento di calore e nelle applicazioni nucleari, il litio è utilizzato nelle leghe e per la sintesi di composti organici. Può anche essere utilizzato come anodo nelle batterie e nella produzione di vetro e ceramiche.
Peso atomico: 6.941
Punto di fusione: 180.5°C
Punto di ebollizione: 1342°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [He]2s1
Stati di ossidazione comuni: +1
Numero di elettroni di valenza: 1Berillio
Be
4
4Be
Berillio9.012Il berillio fu scoperto nel 1798 come ossido nel berillio e negli smeraldi. Il berillio si trova in diversi minerali tra i quali bertrandite, berillio, crisoberillo e fenacite.
Di colore grigio acciaio, è uno dei metalli più leggeri e ha un punto di fusione elevato. Il berillio ha maggiori proprietà elastiche rispetto all’acciaio, non è magnetico, è resistente all’acido nitrico concentrato e ha un’eccellente termoconduttività. Il berillio e i suoi sali sono tossici e devono essere maneggiati con cautela.
Le leghe rame-berillio trovano impiego nelle molle, nei contatti elettrici, negli elettrodi per la saldatura a punto e negli attrezzi che non producono scintille. Il berillio si utilizza anche come materiale strutturale per la fabbricazione di aerei supersonici, veicoli spaziali, satelliti e missili.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti berillio ›Peso atomico: 9.012
Punto di fusione: 1278°C
Punto di ebollizione: 2970°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [He]2s2
Stati di ossidazione comuni: 2
Numero di elettroni di valenza: 2Boro
B
5
I composti di boro si conoscono da migliaia di anni, ma l’elemento fu isolato nel 1808. Non si trova libero in natura bensì in forma di acido borico, nelle sorgenti d’acqua vulcaniche e nei borati. Il boro si ricava anche dai minerali rasorite (kernite) e tincal (borace).
Il boro e i borati non sono tossici, ad eccezione di alcuni borani (composti di boro e idrogeno) che devono essere maneggiati con estrema cautela.
A temperature normali il boro è un cattivo conduttore di elettricità ma diventa un buon conduttore ad alte temperature. Si utilizza nei fuochi d’artificio per il suo caratteristico colore di fiamma verde. In forma di pentaidrato si utilizza per la produzione di fibra di vetro isolante e di perborato di sodio (candeggiante).
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A temperature normali il boro è un cattivo conduttore di elettricità ma diventa un buon conduttore ad alte temperature. Si utilizza nei fuochi d’artificio per il suo caratteristico colore di fiamma verde. In forma di pentaidrato si utilizza per la produzione di fibra di vetro isolante e di perborato di sodio (candeggiante). Ricerca gli altri prodotti contenenti boro ›Peso atomico: 10.81
Punto di fusione: 2079°C
Punto di ebollizione: 2550°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [He]2s22p1
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Carbonio
C
6
La scoperta del carbonio risale alla preistoria. È un elemento molto abbondante in natura e si trova in abbondanza anche nelle stelle, nelle comete e nell'atmosfera della maggior parte dei pianeti.
In natura si trova in forma di grafite, diamante e fullereni. Si ritiene possa esistere una quarta forma, il carbonio “bianco”. Il carbonio ha sette isotopi, compreso il carbonio-12 utilizzato quale base dei pesi atomici, e il carbonio-14 utilizzato per la datazione del legno, di altri materiali e dei reperti archeologici.
Come diossido di carbonio, il carbonio si trova nell'atmosfera terrestre e disciolto in tutti i bacini d'acqua. In forma di carbonato di calcio (calcare), magnesio e ferro, è uno dei principali componenti delle masse rocciose. Gli idrocarburi sono principalmente carbone, petrolio e gas naturale.
Peso atomico: 12.01
Punto di fusione: 3367°C
Punto di ebollizione: 4827°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [He]2s22p2
Stati di ossidazione comuni: ±4
Numero di elettroni di valenza: 4Azoto
N
7
L’azoto fu scoperto nel 1772 e si trova nel materiale biologico di tutti gli esseri viventi.
Inodore e incolore, l’azoto può avere forma liquida o gassosa; l’azoto molecolare (N2) costituisce il 78,1% dell'atmosfera terrestre (in frazione di volume). I composti di azoto si trovano nelle sostanze organiche, nei fertilizzanti, nei veleni e negli esplosivi.
Il ciclo dell’azoto è un processo vitale per gli organismi viventi. L’azoto gassoso è relativamente inerte, ma i batteri nel terreno possono convertire o “fissare” l’azoto per ottenere una forma utile per le piante nella creazione delle proteine.
Peso atomico: 14.01
Punto di fusione: -209.9°C
Punto di ebollizione: -195.8°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [He]2s22p3
Stati di ossidazione comuni: -3
Numero di elettroni di valenza: 5Ossigeno
O
8
A Joseph Priestley viene generalmente attribuito il merito della scoperta dell’ossigeno. Si tratta di un gas incolore, inodore e insapore. Nella forma liquida e solida ha colore azzurro chiaro ed è fortemente paramagnetico.
L’ossigeno è il componente di centinaia di migliaia di composti organici e si lega facilmente con la maggior parte degli elementi. Gli isotopi dell’ossigeno sono nove. Il suo allotropo ozono (O3) si forma quando l’ossigeno è soggetto a una scarica elettrostatica o alla luce ultravioletta.
L’ossigeno forma il 21% dell’atmosfera (in volume); l’elemento e i suoi composti compongono circa la metà del peso della crosta terrestre. Due terzi del corpo umano e nove decimi dell’acqua sono fatti di ossigeno.
Peso atomico: 16.00
Punto di fusione: -218.4°C
Punto di ebollizione: -183°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [He]2s22p4
Stati di ossidazione comuni: -2
Numero di elettroni di valenza: 6Fluoro
F
9
9F
Fluoro19.00L’impiego della fluorite come flusso fu descritto nel 1529, ma il fluoro non fu isolato fino al 1866. Si tratta dell’elemento più reattivo ed elettronegativo.
Gas corrosivo di colore giallo chiaro, reagisce con la maggior parte delle sostanze organiche e inorganiche. Il fluoro elementare e gli ioni di fluoro sono estremamente tossici e di odore penetrante.
Il fluoro e i suoi composti agevolano la produzione di uranio (dall’esafluoruro) e oltre 100 composti chimici commerciali e plastiche per alta temperatura. L’acido fluoridrico è utilizzato per incidere il vetro, mentre i clorofluorocarburi si utilizzano come refrigeranti per il condizionamento dell'aria e la refrigerazione. Il fluoro solubile nell’acqua potabile è stato utilizzato come agente anti-carie.
Peso atomico: 19.00
Punto di fusione: -219.8°C
Punto di ebollizione: -188.1°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [He]2s22p5
Stati di ossidazione comuni: -1
Numero di elettroni di valenza: 7Neon
Ne
10
10Ne
Neon20.18Scoperto nel 1898, il neon è un gas raro. Nella sua forma naturale, è una miscela di tre isotopi. Sono stati identificati altri sei isotopi meno stabili.
Il neon è molto inerte, ma è stata riferita la possibile esistenza di composti neon-fluoro. Inoltre, esso forma un idrato instabile. Il neon possiede una capacità di refrigerazione per volume maggiore rispetto all’elio liquido e tre volte superiore all'idrogeno liquido.
Il neon è ampiamente usato nelle insegne pubblicitarie, ma trova impiego anche come componente degli indicatori di alta tensione, nei parascintille e nei tubi a onda progressiva. Insieme all’elio è utilizzato per la produzione di laser a gas.
Peso atomico: 20.18
Punto di fusione: -248°C
Punto di ebollizione: -248.7°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [He]2s22p6
Stati di ossidazione comuni: 0
Numero di elettroni di valenza: 8Sodio
Na
11
11Na
Sodio22.99Il sodio è stato da lungo tempo individuato nei composti, ma venne isolato solo nel 1807. Il sodio è relativamente abbondante nel Sole e nelle stelle, è il quarto elemento più abbondante sulla Terra e comunemente si trova come metallo alcalino.
Non si trova libero in natura. Il sodio è soffice, leggero, color bianco argento e galleggia sull’acqua. Può incendiarsi spontaneamente nell'acqua e normalmente non si infiamma nell'aria a temperature inferiori ai 115°C. Il suo composto più conosciuto è il cloruro di sodio (sale da cucina), ma si trova anche nel nitrato di sodio, criolite, anfibolo, zeolite e molti altri minerali.
I composti di sodio sono importanti per l’industria della carta, del vetro, del sapone, tessile, petrolifera, chimica e metallurgica.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti sodio ›Peso atomico: 22.99
Punto di fusione: 97.8°C
Punto di ebollizione: 883°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ne]3s1
Stati di ossidazione comuni: +1
Numero di elettroni di valenza: 1Magnesio
Mg
12
12Mg
Magnesio24.31Il magnesio fu riconosciuto come elemento nel 1755, ma isolato per la prima volta solo nel 1808. È l’ottavo elemento più abbondante nella crosta terrestre e si trova principalmente nei giacimenti di magnesite, dolomite e altri minerali.
Il magnesio è un metallo leggero, di colore bianco argento e abbastanza duro, che assume un aspetto opaco se esposto all'aria, si scalda e brucia con una fiamma bianca a contatto con l'aria.
Tra i suoi utilizzi citiamo i flash per fotografia, segnalazioni luminose, fuochi d’artificio e bombe incendiarie. Più leggero dell’alluminio, le sue leghe sono fondamentali nella costruzione di missili e aerei. In campo medico è utilizzato sotto forma di idrossido (latte di magnesia), cloruro, solfato (sale di Epsom) e citrato. Il magnesio organico è importante per la vita di piante e animali.
Peso atomico: 24.31
Punto di fusione: 649°C
Punto di ebollizione: 1090°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ne]3s2
Stati di ossidazione comuni: +2
Numero di elettroni di valenza: 2Aluminio
Al
13
13Al
Aluminio26.98Utilizzato in origine come astringente e fissatore per colori, l’alluminio fu isolato per la prima volta nel 1827. Chiamato in principio allume, l’American Chemical Society adottò il nome alluminio nel 1925.
L’alluminio è il metallo più diffuso nella crosta terrestre (8,1%) e si può estrarre da argilla, criolite, granito e molti altri minerali comuni. È un metallo color argento, leggero, non magnetico e non produce scintille; tra i metalli è il secondo per malleabilità e il sesto per duttilità.
L’alluminio puro è morbido e poco resistente, ma le sue leghe con rame, magnesio, silicio, manganese e altri elementi lo rendono altamente utile.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti alluminio ›Peso atomico: 26.98
Punto di fusione: 660°C
Punto di ebollizione: 2467°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ne]3s23p1
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Silicio
Si
14
Il silicio amorfo impuro fu preparato nel 1811 e purificato nel 1824. Il silicio cristallino, la seconda forma allotropica dell’elemento, fu preparato per la prima volta nel 1854.
Nella sua forma cristallina, il silicio ha un colore grigio e una lucentezza metallica. Anche se è un elemento relativamente inerte, reagisce con gli alogeni e gli alcali diluiti, ma la maggior parte degli acidi non lo intaccano.
Il silicio è presente nel Sole, nelle stelle e nei meteoriti noti come aeroliti. Il silicio elementare non si trova in natura, appare in genere come ossido e silicati. Si trova nella sabbia, in ametista, agata, quarzo, rocce cristalline, selce, diaspro, opale, granito, amianto, feldspato, argilla, orneblenda, mica e altri minerali.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti silicio ›Peso atomico: 28.09
Punto di fusione: 1410°C
Punto di ebollizione: 2355°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ne]3s23p2
Stati di ossidazione comuni: ±4
Numero di elettroni di valenza: 4Fosforo
P
15
Il fosforo fu scoperto nel 1669 ed esiste in quattro o più forme allotropiche identificate dal loro colore: bianco (o giallo), rosso e nero (o violetto). Il fosforo si presenta come un solido ceroso bianco e trasparente allo stato puro.
È insolubile in acqua e solubile nei solventi organici, quali il carbonio disolfuro e al contatto con l'aria brucia spontaneamente. Il fosforo è molto velenoso, la dose letale media è di 50 mg. L'allotropo bianco va conservato sotto acqua e va manipolato solo con pinze per evitare ustioni.
Il fosforo non esiste allo stato nativo in natura, ma è ampiamente presente in numerosi minerali. L'acido fosforico concentrato è ampiamente usato in agricoltura e nell’allevamento per la produzione di fertilizzanti. È anche impiegato per la produzione di vetri speciali, porcellane e come agente lievitante.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti fosforo ›Peso atomico: 30.97
Punto di fusione: 44.1°C
Punto di ebollizione: 280°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ne]3s23p3
Stati di ossidazione comuni: -3
Numero di elettroni di valenza: 5Zolfo
S
16
Lo zolfo è essenziale per la vita ed è un costituente minore di grassi, fluidi corporei e minerali scheletrici. È inodore, di colore giallo intenso, insolubile in acqua ma solubile nel disolfuro di carbonio. Si trova in diverse forme: gassosa, liquida o solida.
Lo zolfo di elevata purezza è disponibile a livello commerciale con un grado di purezza 99,999+%. Esistono undici isotopi e i quattro di questi che si trovano in natura sono radioattivi.
Si trova allo stato naturale nelle vicinanze di sorgenti calde e di vulcani. È contenuto nei minerali quali ferro, pirite, galena, sfalerite, cinabro, stibnite, gesso, sale di Epsom, celestite e barite. Lo zolfo si trova anche nei meteoriti, nei gas naturali e nel petrolio greggio.
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Ricerca altri prodotti contenenti zolfo ›Peso atomico: 32.07
Punto di fusione: 112.8°C
Punto di ebollizione: 444.7°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ne]3s23p4
Stati di ossidazione comuni: -2
Numero di elettroni di valenza: 6Cloro
Cl
17
17Cl
Cloro35.45Scoperto nel 1774, il cloro fu identificato chiaramente come elemento nel 1810. Fa parte del gruppo degli alogeni o di formazione di sali.
In natura il cloro si trova soltanto combinato, principalmente come sale comune (NaCl), carnallite e silvite. Il gas cloro è verde giallastro e si combina con quasi tutti gli elementi. Allo stato gassoso irrita le vie respiratorie e l’esposizione prolungata ai suoi fumi può essere fatale.
Il cloro è un importante agente chimico utilizzato nella depurazione dell'acqua e nella produzione di carta, tinture, tessili, prodotti petroliferi, medicine, antisettici, insetticidi, alimenti, solventi, vernici, plastica e molto altro.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti cloro ›Peso atomico: 35.45
Punto di fusione: -101°C
Punto di ebollizione: -34.6°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [Ne]3s23p5
Stati di ossidazione comuni: -1
Numero di elettroni di valenza: 7Argon
Ar
18
18Ar
Argon39.95La presenza di argon nell’aria fu sospettata nel 1785 e l’elemento fu scoperto ufficialmente nel 1894. In forma gassosa e liquida, l’argon è incolore e inodore.
L’argon è un gas inerte e non forma legami chimici reali. Naturalmente l’argon si compone di una miscela di tre isotopi. Esistono inoltre dodici isotopi radioattivi.
L’argon è utilizzato nelle lampadine a incandescenza e fluorescenza e nelle cellule fotoelettriche. Si utilizza come scudo di gas inerte nella saldatura ad arco e nel taglio, per metalli come il titanio e altri metalli reattivi; inoltre offre un’atmosfera protettiva per la crescita di cristalli di silicio e germanio.
Peso atomico: 39.95
Punto di fusione: -189.2°C
Punto di ebollizione: -185.7°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [Ne]3s23p6
Stati di ossidazione comuni: 0
Numero di elettroni di valenza: 8Potassio
K
19
19K
Potassio39.10Il potassio, scoperto nel 1807, è il settimo fra i metalli più abbondanti. Non si trova allo stato nativo in natura e in molti minerali è presente in forma di sali insolubili, dai quali è difficile estrarlo.
E’ il più reattivo ed elettropositivo dei metalli ed è il più leggero dopo il litio. Di colore argenteo e molto tenero, può essere tagliato con un coltello; si ossida rapidamente a contatto con l’aria e deve essere conservato in un olio minerale, quale ad esempio il kerosene. A contatto con l’acqua sparisce rapidamente per produrre idrogeno e prende fuoco spontaneamente a contatto con l’aria. Il potassio ha 17 isotopi, di cui uno in forma radioattiva.
E’ un elemento indispensabile per la crescita delle piante. Molti sali di potassio trovano applicazioni utili, tra questi si annoverano l’idroxite, il nitrato, il bromuro, il carbonato, il cloruro, il clorato, lo ioduro, il solfato, il cromato, il bicromato e il cianuro.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti potassio ›Peso atomico: 39.10
Punto di fusione: 63.25°C
Punto di ebollizione: 760°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]4s1
Stati di ossidazione comuni: +1
Numero di elettroni di valenza: 1Calcio
Ca
20
20Ca
Calcio40.08L’elemento calcio fu scoperto nel 1808. È un metallo alcalino terroso, è il quinto elemento più abbondante della crosta terrestre ed è parte essenziale di foglie, ossa, denti e gusci di conchiglie.
Non è mai stato trovato allo stato nativo e il suo composto più comune è il carbonato di calcio, riscontrabile nel calcare, nel gesso e nella fluorite. È un metallo tenero, grigio e se esposto all'aria, forma uno strato di ossido scuro, reagisce con l’acqua e se bruciato, produce una fiamma giallo-rossa.
Di largo uso sia in composti naturali che in preparati. L’ossido di calcio, se mescolato con la sabbia, indurisce malta e intonaco; il calcare del calcio è un componente fondamentale del cemento Portland. Altri importanti composti del calcio sono: carburo, cloruro, cianammide, ipoclorito, nitrato e solfato di calcio.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti calcio ›Peso atomico: 40.08
Punto di fusione: 839°C
Punto di ebollizione: 1484°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]4s2
Stati di ossidazione comuni: +2
Numero di elettroni di valenza: 2Scandio
Sc
21
21Sc
Scandio44.96Lo scandio fu scoperto nel 1878 nei minerali euxenite e gadolinite. Quasi 800 minerali contengono normalmente tracce di scandio ed è più abbondante nel Sole e su alcune stelle che sulla Terra.
Lo scandio è un metallo alcalino terroso bianco argenteo che, se esposto all'aria, vira leggermente verso il giallo o il rosa. È piuttosto tenero e leggero, reagisce in acqua e se bruciato sviluppa una fiamma giallo-rossa.
Le luci ad alta intensità utilizzano lo scandio e il suo isotopo radioattivo è utilizzato come agente tracciante nel cracking di raffineria per il petrolio greggio. Lo ioduro di scandio aggiunto alle lampade ai vapori di mercurio produce una fonte luminosa ad alta efficienza che assomiglia alla luce del Sole, importante per la TV a colori in ambienti interni o nelle ore notturne.
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Punto di fusione: 1541°C
Punto di ebollizione: 2832°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d14s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Titanio
Ti
22
22Ti
Titanio47.87Scoperto nel 1791 e denominato nel 1795, il metallo titanio puro non fu prodotto fino al 1910. È un metallo a bassa densità leggero, resistente, di colore bianco metallico, lucido, resistente alla corrosione. Quando si trova in un'atmosfera libera da ossigeno è molto duttile, brucia se riscaldato nell'aria ed è anche l'unico elemento che brucia in atmosfera di azoto.
Il metallo titanio è fisiologicamente inerte. Il titanio naturale comprende cinque isotopi stabili e si conoscono altri otto isotopi instabili.
Il titanio si trova nei meteoriti, nel Sole e nelle rocce lunari. Nono elemento più abbondante nella crosta terrestre, il titanio è praticamente sempre presente nelle rocce ignee e si trova nei minerali rutilo, ilmenite, sfene, titanato, ferro e altri.
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Punto di fusione: 1660°C
Punto di ebollizione: 3287°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d24s2
Stati di ossidazione comuni: +4,3,2
Numero di elettroni di valenza: 4Vanadio
V
23
23V
Vanadio50.94Il vanadio fu scoperto per la prima volta nel 1801 ma non fu riconosciuto per poi essere riscoperto nel 1830. Il vanadio naturale si compone di due isotopi. Esistono altri nove isotopi instabili.
Il vanadio puro è un metallo morbido, duttile e bianco luminoso con una buona resistenza strutturale e una resistenza alla corrosione ad alcali, acidi solforico e cloridrico e acqua salata.
Il vanadio si trova nei minerali carnotite, roscoelite, vanadinite, patronite e molti altri. Si trova inoltre nelle rocce di fosfato, alcuni minerali di ferro, petrolio greggio e meteoriti.
In genere è utilizzato nelle applicazioni nucleari e per la produzione di acciai rapidi per utensili e resistenti alla ruggine. Si impiega anche quale stabilizzatore di carburo nella produzione dell’acciaio.
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Punto di fusione: 1890°C
Punto di ebollizione: 3380°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d34s2
Stati di ossidazione comuni: +5,2,3,4
Numero di elettroni di valenza: 5Cromo
Cr
24
24Cr
Cromo52.00Il cromo è un metallo lucido, resistente di colore grigio che fu scoperto nel 1797. Si trova principalmente nei giacimenti di cromite, in genere è prodotto dalla riduzione dell’ossido con l’alluminio.
Il cromo si utilizza per indurire l’acciaio, produrre l’acciaio inossidabile e formare altre leghe. Nelle placcatura, produce una superficie liscia e resistente alla corrosione. Il cromo conferisce una colorazione verde smeraldo al vetro ed è impiegato anche come catalizzatore.
Tutti i composti di cromo sono colorati e utili in numerose applicazioni industriali. I composti di cromo sono tossici per cui occorre maneggiarli con cautela. Il cromo è presente in alcuni alimenti ma diventa tossico a dosi eccessive.
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Punto di fusione: 1857°C
Punto di ebollizione: 2672°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d54s1
Stati di ossidazione comuni: +3,2,6
Numero di elettroni di valenza: 6Manganese
Mn
25
25Mn
Manganese54.94Isolato nel 1774, il manganese è un metallo bianco-grigio, più duro del ferro e molto fragile. È chimicamente reattivo e si utilizza per formare importanti leghe ferromagnetiche. Il manganese migliora l’impiego dell’acciaio aggiungendo robustezza, rigidità, resistenza all’usura e durezza.
Il manganese puro esiste in quattro forme allotropiche. Sono comuni i minerali di manganese, compresi gli ossidi, i silicati e i carbonati. Attualmente il manganese si ottiene da giacimenti e minerali che includono pirolusite e rodocrosite.
Il manganese è un importante agente tracciante in biologia e può essere correlato alla capacità di utilizzare la vitamina B1. Il permanganato di potassio è un potente ossidante utilizzato nell’analisi quantitativa e in medicina.
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Punto di fusione: 1244°C
Punto di ebollizione: 1962°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d54s2
Stati di ossidazione comuni: +2,3,4,6,7
Numero di elettroni di valenza: 7Ferro
Fe
26
26Fe
Ferro55.85Il ferro è un metallo relativamente abbondante che si trova nel Sole, nelle stelle e nelle meteoriti. Il ferro è il quarto elemento più abbondante nella crosta terrestre in base al peso.
Il ferro puro è molto reattivo e si corrode rapidamente. Possiede quattro forme allotropiche o ferriti; la forma alfa è magnetica, ma il magnetismo scompare nella forma beta. Il ferro è duro, fragile, può essere fuso e utilizzato per produrre acciaio e altre leghe. Il ferro comune si compone di quattro isotopi ed è nota l’esistenza di altri dieci isotopi.
Il ferro è fondamentale per la vita di piante e animali e trasporta l’ossigeno nell’emoglobina.
Peso atomico: 55.85
Punto di fusione: 1535°C
Punto di ebollizione: 2750°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d64s2
Stati di ossidazione comuni: +3,2
Numero di elettroni di valenza: 8Cobalto
Co
27
27Co
Cobalto58.93Il cobalto è stato scoperto nel 1735. Si trova nella cobaltite, nell’eritrite e in altri minerali; è un sottoprodotto della lavorazione dei giacimenti di nichel, argento, piombo, rame e ferro.
Il cobalto è un metallo duro e fragile che normalmente esiste come una miscela di due allotropi. Il cobalto-60 artificiale è un’importante sorgente di raggi gamma ed è utilizzato come agente della radioterapia.
Nelle leghe si utilizza per utensili e stampi da taglio ad alta temperatura, alte prestazioni e alta velocità, nell’acciaio inossidabile e magnetico, nelle turbine per aerei e nei generatori delle turbine a gas.
I sali di cobalto producono tonalità e inchiostri brillanti, oltre a colorazioni blu permanenti su porcellana, vetro, ceramica, piastrelle e smalti. I composti di cobalto si utilizzano per trattare le carenze minerali negli animali.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti cobalto ›Peso atomico: 58.93
Punto di fusione: 1495°C
Punto di ebollizione: 2870°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d74s2
Stati di ossidazione comuni: +2,3
Numero di elettroni di valenza: 9Nichel
Ni
28
28Ni
Nichel58.69Scoperto nel 1751, il nichel si trova nelle meteoriti e si utilizza per distinguere le meteoriti da altri minerali. Esistono cinque isotopi stabili, compreso il nichel naturale, e nove isotopi instabili.
Il nichel è un metallo argenteo e può essere lucidato. Duro, malleabile, duttile e in parte ferromagnetico, il nichel un buon conduttore di calore ed elettricità.
Si utilizza per la produzione di acciaio inossidabile e altre leghe resistenti alla corrosione. Il nichel si utilizza per le monete e nell’acciaio nichelato per le corazzature e le casseforti a prova di ladro. La nichelatura è un rivestimento protettivo per altri metalli. Si utilizza anche in ceramica, nella produzione di magneti e accumulatori, conferisce una colorazione verde al vetro.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti nichel ›Peso atomico: 58.69
Punto di fusione: 1453°C
Punto di ebollizione: 2730°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d84s2
Stati di ossidazione comuni: +2,3
Numero di elettroni di valenza: 2Rame
Cu
29
29Cu
Rame63.55L’estrazione di rame dura da 5.000 anni. Si tratta di un metallo rossastro che assume riflessi brillanti. Malleabile e duttile è un buon conduttore di calore ed elettricità.
Il rame si trova in natura in grandi giacimenti di solfuri, ossidi e carbonati. Si trova inoltre in cuprite, malachite, azzurrite, calcopirite, bornite e altri minerali.
Il rame si utilizza principalmente nell’industria elettrica; le sue leghe, ottone e bronzo, si utilizzano per monete e armi da fuoco. In agricoltura si impiega come fungicida e algicida. I composti del rame trovano largo impiego nei test di chimica analitica.
Peso atomico: 63.55
Punto di fusione: 1083°C
Punto di ebollizione: 2567°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d104s1
Stati di ossidazione comuni: +2,1
Numero di elettroni di valenza: 1Zinco
Zn
30
30Zn
Zinco65.38Prima che venisse identificato come elemento, nella produzione dell’ottone si utilizzava lo zinco. Questo metallo fu riscoperto in Europa nel 1746.
Metallo lucido bianco-blu, lo zinco è fragile a temperatura ambiente, ma oltre i 100°C diventa malleabile e mostra caratteristiche di grande plasticità. Buon conduttore di elettricità, brucia a temperature elevate.
I principali minerali da cui si estrae lo zinco sono la sfalerite (solfuro), la smithsonite (carbonato), la calamina (silicato) e la franklinite (zinco, manganese, ossidi di ferro). Lo zinco naturale comprende cinque isotopi stabili e si conoscono altri sedici isotopi instabili.
Lo zinco si utilizza per galvanizzare altri metalli come rivestimento antiruggine.
Peso atomico: 65.38
Punto di fusione: 419.6°C
Punto di ebollizione: 906°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d24s2
Stati di ossidazione comuni: +2
Numero di elettroni di valenza: 2Gallio
Ga
31
31Ga
Gallio69.72Mendeleev predisse l’esistenza del gallio (descritto come eka-alluminio), che fu successivamente scoperto nel 1875. Il gallio si ottiene dalle tracce presenti in bauxite, carbone, diaspro, germanite e sfalerite.
Il gallio ad elevata purezza ha colore argento e si frattura facilmente come il vetro. È impiegato nelle leghe a bassa fusione con la maggior parte dei metalli. Il gallio deve essere conservato in un contenitore flessibile poiché tende ad espandersi durante la solidificazione.
Può fondere a una temperatura prossima a quella ambiente quindi si può usare in termometri per alte temperature. Questo metallo ha una forte tendenza a sovraraffreddarsi, cioè a restare liquido anche al disotto del suo punto di fusione.
Il gallio forma una superficie a specchio se verniciato sul vetro ed è largamente usato in semiconduttori, transistor e altri dispositivi a stato solido.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti gallio ›Peso atomico: 69.72
Punto di fusione: 29.8°C
Punto di ebollizione: 2403°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d104s22p1
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Germanio
Ge
32
L’esistenza del germanio fu predetta da Mendeleev (che lo chiamò eka-silicio), ma fu scoperto nel 1886.
Allo stato puro il germanio è cristallino, fragile, di colore bianco-grigio. Il germanio si trova nell'argirodite (solfuro di germanio e argento), nel carbone, nella germanite, in minerali di zinco e in altri minerali ancora.
Il germanio è un importante semiconduttore e si impiega come elemento transistor nelle applicazioni elettroniche. Si può utilizzare come catalizzatore, agente legante e come rivestimento fosforescente nelle lampade fluorescenti. L’elemento e il suo ossido sono trasparenti alla luce infrarossa e si utilizzano negli spettroscopi e nei rilevatori IR. Inoltre si utilizza negli obiettivi grandangolari e negli obiettivi dei microscopi.
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Ricarca gli altri prodotti contenenti germanio ›Peso atomico: 72.63
Punto di fusione: 947.4°C
Punto di ebollizione: 2830°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d104s24p2
Stati di ossidazione comuni: +4,2
Numero di elettroni di valenza: 4Arsenico
As
33
Si presume che l’arsenico sia stato ottenuto già nel 1250 a.C., me le istruzioni per la preparazione furono pubblicate solo nel 1649.
L’arsenico è un solido semimetallico cristallino e fragile che si ossida a contatto con l’aria. L’elemento si trova in forme metalliche gialle o grigie con gravità specifica lievemente diversa. Se riscaldato, si ossida facilmente diventando ossido di arsenico caratterizzato da un odore agliaceo. L’arsenico e i suoi composti sono velenosi. Tra i composti utili troviamo l’arsenico bianco, il solfuro di arsenico, il verde di Parigi, l’arsenato di calcio e l’arsenato di piombo.
Si utilizza nella brunitura, per i fuochi d’artificio e per l’indurimento e nell’industria bellica. In passato i suoi composti sono stati usati per vari insetticidi e fitofarmaci agricoli.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti arsenico ›Peso atomico: 74.92
Punto di fusione: 817°C
Punto di ebollizione: 617°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d104s24p3
Stati di ossidazione comuni: ±3,+5
Numero di elettroni di valenza: 5Selenio
Se
34
Scoperto nel 1817, il selenio esiste in diverse forme allotropiche, e con strutture amorfe o cristalline. Appartiene alla famiglia dello zolfo, di cui ricorda la forma e i composti.
Il selenio amorfo é rosso (in polvere), mentre la forma vetrosa è nera; la forma cristallina esagonale è di colore grigio metallico, mentre il cristallo monoclino ha un colore rosso saturo. Il selenio contiene sei isotopi stabili, ma ne sono stati scoperti altri quindici.
Il selenio si trova nella crocoite, nella clausthalite e in altri minerali rari. Possiede proprietà fotovoltaiche e mostra un effetto fotoconduttivo, per cui si utilizza nelle celle solari, fotocellule ed esposimetri fotografici.
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Punto di fusione: 217°C
Punto di ebollizione: 685°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Ar]3d104s24p4
Stati di ossidazione comuni: +4,−2,+6
Numero di elettroni di valenza: 6Bromo
Br
35
35Br
Bromo79.90Scoperto nel 1826, il bromo non fu preparato in quantità fino al 1860.
Il bromo è un non metallo liquido a temperatura ambiente. Si presenta come un liquido pesante, di colore rosso-bruno, facile all'evaporazione e contraddistinto da un odore intenso e sgradevole. I vapori di bromo sono fortemente irritanti per gola e occhi e, in forma concentrata, produce dolorose vesciche sulla pelle nuda.
Il bromo reagisce con molti elementi, è prontamente solubile in acqua o disolfuro di carbonio e può essere estratto da salamoie naturali e acqua di mare.
Il bromo è utilizzato per produrre fumogeni, sostanze ignifughe, composti per la depurazione delle acque, coloranti, disinfettanti, bromuri inorganici per pellicole fotografiche. I composti organici e inorganici di bromo hanno importanti applicazioni in numerosi settori.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti bromo ›Peso atomico: 79.90
Punto di fusione: -7.2°C
Punto di ebollizione: 58.8°C
Fase a STP: Liquid
Configurazione elettronica: [Ar]3d104s24p5
Stati di ossidazione comuni: ±1,+5
Numero di elettroni di valenza: 7Kripton
Kr
36
36Kr
Kripton83.80Scoperto nel 1898, lo spettro di emissione del krypton divenne lo standard internazionale per la lunghezza del metro dal 1960 al 1983.
Il kripton è un gas nobile ed è caratterizzato da linee dello spettro verde e arancio brillanti. È un gas incolore e inodore; allo stato solido è composto da cristalli bianchi tipici di tutti i gas rari. In natura il kripton è composto di sei isotopi stabili e sono stati identificati altri diciassette isotopi instabili. Pur se considerato inerte, è stata dimostrata l’esistenza di composti di krypton.
Il kripton trova applicazione in particolari lampade a flash per la fotografia ad alta velocità.
Peso atomico: 83.80
Punto di fusione: -157°C
Punto di ebollizione: -152°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [Ar]3d104s24p6
Stati di ossidazione comuni: 0
Numero di elettroni di valenza: 8Rubidio
Rb
37
37Rb
Rubidio85.47Scoperto nel 1861, il rubidio fu trovato per la prima volta nel minerale lepidolite tramite spettroscopia. È più abbondante di quanto si pensasse e si trova anche nella leucite, pollucite, zinnwaldite e in altri minerali.
È un elemento tenero dal colore bianco-argenteo e può essere liquido a temperatura ambiente. Si infiamma spontaneamente quando viene esposto all'aria, reagisce in modo violento con l’acqua e deve essere conservato immerso in olio minerale, sotto vuoto o in atmosfera inerte. Forma inoltre amalgami con il mercurio e leghe con l'oro, il cesio, il sodio ed il potassio e i suoi ioni impartiscono alla fiamma un colore giallo-violetto. Si conoscono ventiquattro isotopi del rubidio; in forma naturale è radioattivo e comprende due isotopi. Il rubidio inoltre forma quattro ossidi.
Il rubidio è facilmente ionizzabile e per questo è stato preso in considerazione il suo utilizzo nella realizzazione di propulsori ionici per veicoli spaziali. Si utilizza nei tubi da vuoto, nelle fotocellule e nei vetri speciali.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti rubidio ›Peso atomico: 85.47
Punto di fusione: 38.9°C
Punto di ebollizione: 686°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]5s1
Stati di ossidazione comuni: 1
Numero di elettroni di valenza: 1Stronzio
Sr
38
38Sr
Stronzio87.62Prende il nome dall’omonima città scozzese, lo stronzio fu isolato nel 1808, ma riconosciuto nel 1790.
Lo stronzio si decompone in acqua vigorosamente come il calcio. Lo stronzio brucia all'aria e se esposto all'aria ingiallisce coprendosi di una patina di ossido, per questo viene normalmente conservato immerso in cherosene.
In natura lo stronzio è una miscela dei quattro isotopi stabili e si conoscono sedici isotopi instabili. Si usa per la produzione di fuochi d'artificio a cui i sali di stronzio conferiscono il colore rosso.
Si trova principalmente nei minerali celestite e stronzianite; si impiega nell’imaging medicale, nella produzione di magneti e per raffinare lo zinco.
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Punto di fusione: 769°C
Punto di ebollizione: 1384°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]5s2
Stati di ossidazione comuni: +2
Numero di elettroni di valenza: 2Ittrio
Y
39
39Y
Ittrio88.91L’ittrio fu scoperto nel 1794 e si trova in quasi tutti i minerali delle terre rare.
È un metallo dall'aspetto argenteo e lucente, relativamente stabile all'aria. Gli sfridi e i trucioli di questo metallo bruciano all'aria quando la loro temperatura supera i 400 °C.
L’ittrio naturale contiene un isotopo, ma si conosce l’esistenza di altri diciannove isotopi instabili. Elevati livelli di ittrio sono stati rilevati nei campioni delle rocce lunari.
Industrialmente viene ottenuto dalla sabbia di monazite e dalla bastnasite. L'ossido di ittrio è usato per generare il colore rosso nei tubi catodici dei televisori, per produrre granati di ittrio e ferro, efficaci filtri microonde.
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Sfoglia altri prodotti contenenti ittrio ›Peso atomico: 88.91
Punto di fusione: 1523°C
Punto di ebollizione: 3337°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d15s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Zirconio
Zr
40
40Zr
Zirconio91.22Benché la gemma fosse conosciuta già nell’antichità, lo zirconio è stato identificato come elemento solo nel 1789.
È un metallo bianco-grigio brillante. Il metallo zirconio finemente tritato può incendiarsi all’aria. Si trova in abbondanza nelle stelle di tipo S, nel Sole, nei meteoriti e nei campioni di rocce lunari. Lo zirconio naturale possiede cinque isotopi e ne esistono altri quindici.
È estremamente resistente alla corrosione dai comuni acidi, alcali, acqua di mare e altri agenti. Se legato allo zinco e raffreddato a temperatura inferiore a 35°K diviene magnetico.
Si impiega quando è necessario usare agenti corrosivi ed è un componente dei tubi a vuoto, agenti leganti, strumenti chirurgici, lampadine per flash, primer esplosivi, filiere di rayon e filamenti per lampade.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti zirconio ›Peso atomico: 91.22
Punto di fusione: 1852°C
Punto di ebollizione: 4377°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d25s2
Stati di ossidazione comuni: +4
Numero di elettroni di valenza: 4Niobio
Nb
41
41Nb
Niobio92.91Scoperto nel 1801 in un giacimento, il nome niobio sostituì ufficialmente il nome “columbio” nel 1950 dopo un secolo di controversie.
È un metallo morbido, lucido, tipicamente duttile, di colore grigiastro che diventa blu per esposizione prolungata all’aria. Diciotto sono gli isotopi di niobio conosciuti.
I minerali in cui compare sono la niobite, la niobite-tantalite, il pirocloro e l'euxenite; grandi giacimenti di niobio sono stati trovati associati alle carbonatiti.
Il niobio si utilizza per la realizzazione di elettrodi per la saldatura ad arco e in ambito aeronautico e aerospaziale per la realizzazione di strutture resistenti alle alte temperature. Il niobio è un superconduttore e possiede un campo magnetico critico più elevato di altri metalli puri superconduttori.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti niobio ›Peso atomico: 92.91
Punto di fusione: 2468°C
Punto di ebollizione: 4742°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d45s1
Stati di ossidazione comuni: +5,3
Numero di elettroni di valenza: 5Molibdeno
Mo
42
42Mo
Molibdeno95.95Riconosciuto quale nuovo elemento nel 1778, la prima forma impura di molibdeno fu prodotta nel 1782.
In forma pura è di colore bianco argenteo; si tratta di un metallo molto duro ma più morbido e duttile del tungsteno. Utilizzato quale agente legante, produce acciai temprati e bonificati di maggiore durezza, migliorandone la resistenza alle alte temperature. Il molibdeno si ossida a temperature elevate.
Si impiega nelle leghe a base di nichel resistenti a calore e corrosione. Il molibdeno è stato usato per le fornaci da vetro riscaldate elettricamente e crogioli di elettrodi, nelle applicazioni nucleari e nella produzione di parti di aerei e missili.
Il molibdeno è un elemento tracciante fondamentale nei processi di azotofissazione e di altri processi metabolici.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti molibdeno ›Peso atomico: 95.95
Punto di fusione: 2617°C
Punto di ebollizione: 4612°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d55s1
Stati di ossidazione comuni: +6,3,5
Numero di elettroni di valenza: 6Tecnezio
Tc
43
43Tc
Tecnezio98.00L’esistenza dell’elemento 43 è stata predetta dalla Tavola periodica. La scoperta del tecnezio risale però al 1937: si tratta del primo elemento prodotto artificialmente.
Si conoscono ventidue isotopi del tecnezio, tutti radioattivi. Tre isotopi hanno un’emivita più lunga, ma l’isotopo più utile ha una durata breve e si utilizza in numerosi test medici.
Il tecnezio è un metallo grigio-argenteo che si opacizza lentamente quando è esposto all'aria umida. Il comportamento chimico del tecnezio è simile a quello del renio: si dissolve in acqua regia, in acido nitrico e in acido solforico concentrato, ma non è solubile in acido cloridrico. Il tecnezio è un ottimo inibitore della corrosione per gli acciai ed è un eccellente superconduttore a temperature inferiori agli 11K.
Peso atomico: 98.00
Punto di fusione: 2172°C
Punto di ebollizione: 4877°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d55s2
Stati di ossidazione comuni: +7,4,6
Numero di elettroni di valenza: 7Rutenio
Ru
44
44Ru
Rutenio101.1Scoperto nel 1844, il rutenio fa parte del gruppo del platino e si trova in natura insieme agli altri elementi del suo gruppo.
Il rutenio è un metallo bianco e duro, si presenta in quattro forme cristalline diverse. Non si opacizza a temperature ordinarie e si ossida con reazione esplosiva. Per via del suo effetto indurente su platino e palladio, il rutenio viene usato in lega con essi.
È un catalizzatore versatile; una lega di rutenio-molibdeno è superconduttrice a temperature inferiori a 10,6K.
Gli stati di ossidazione del rutenio variano fino a 8 e i composti di rutenio assomigliano a quelli del cadmio.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti rutenio ›Peso atomico: 101.1
Punto di fusione: 2310°C
Punto di ebollizione: 3900°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d75s1
Stati di ossidazione comuni: +4,3,6,8
Numero di elettroni di valenza: 8Rodio
Rh
45
45Rh
Rodio102.9Scoperto tra il 1803 e il 1804, il rodio si trova nei minerali del platino.
Di colore bianco argenteo, esposto all'aria si ossida lentamente in sesquiossido di rodio e ad alte temperature perde l'ossigeno e ritorna allo stato puro metallico. È molto riflettente, duro e resistente.
Il rodio è usato principalmente come legante per platino e palladio per conferire loro maggiore durezza; queste leghe sono usate in termocoppie, elettrodi per candele in motori aeronautici, crogioli di laboratorio, avvolgimenti per fornaci, trafile per la produzione di fibre di vetro. È un buon materiale per contatti elettrici per la sua resistenza alla corrosione e per la sua bassa resistenza elettrica. Il rodio è anche utilizzato come catalizzatore, negli strumenti ottici, in gioielleria e per le decorazioni.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti rodio ›Peso atomico: 102.9
Punto di fusione: 1966°C
Punto di ebollizione: 3727°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d85s1
Stati di ossidazione comuni: +3,4,6
Numero di elettroni di valenza: 9Palladio
Pd
46
46Pd
Palladio106.4Scoperto nel 1803, il palladio si trova in genere con gli altri metalli del gruppo del platino.
È un metallo raro, di aspetto bianco-argenteo che non si ossida all’aria. È tenero e duttile dopo ricottura, ma aumenta molto la sua resistenza e durezza se viene lavorato a freddo. Questo metallo è inoltre estremamente permeabile all'idrogeno: può assorbire fino a 900 volte il suo volume in idrogeno a temperatura ambiente.
Il palladio è un ottimo catalizzatore, usato per accelerare reazioni di idrogenazione e deidrogenazione. Le sue leghe sono impiegate in gioielleria e può essere ridotto in foglia, con spessore 1/250.000 pollice. È usato anche in odontoiatria, in orologeria, per gli strumenti chirurgici e contatti elettrici.
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Punto di fusione: 1554°C
Punto di ebollizione: 3140°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d10
Stati di ossidazione comuni: +2,4
Numero di elettroni di valenza: 10Argento
Ag
47
47Ag
Argento107.9L’argento era già conosciuto nell’antichità. Si trova sia allo stato naturale che combinato in composti con argentite, cerargirite, piombo, piombo-zinco, rame, oro, rame-nichel e altri minerali.
È un metallo di transizione tenero, bianco e lucido. L'argento è un metallo molto duttile e malleabile, appena più duro dell'oro, è un ottimo conduttore elettrico e termico e ha una bassa resistenza da contatto. L'argento è stabile nell'aria pura e nell'acqua pura, ma scurisce quando è esposto all'ozono, all'acido solfidrico o all'aria contenente tracce di composti dello zolfo.
La lega argento sterling si impiega i gioielleria e argenteria; l’argento è inoltre importante in fotografia, nelle leghe odontoiatriche, leghe per saldatura e brunitura, nei contatti elettrici e nelle batterie ad alta capacità. L’argento non è tossico, ma molti dei suoi sali sono velenosi.
Peso atomico: 107.9
Punto di fusione: 962°C
Punto di ebollizione: 2212°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s1
Stati di ossidazione comuni: +1
Numero di elettroni di valenza: 1Cadmio
Cd
48
48Cd
Cadmio112.4Scoperto nel 1817, il cadmio si trova combinato ai metalli di zinco. Per questo motivo il cadmio è in genere un sottoprodotto dell'estrazione e della raffinazione dello zinco, del piombo e del rame.
Il cadmio è un metallo dall'aspetto argenteo con riflessi azzurrognoli; è malleabile, duttile e tenero al punto che può essere tagliato con un normale coltello, similmente allo zinco. Si impiega in leghe metalliche bassofondenti e per saldatura, elettroplaccatura, nelle normali celle EMF e nelle batterie Ni-Cd.
Composti del cadmio sono usati per produrre i fosfori e il suo solfuro è utilizzato come pigmento giallo.
Il cadmio e i suoi composti sono tossici. Il mancato riconoscimento delle proprietà tossiche del cadmio può rappresentare un pericolo per i lavoratori.
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Punto di fusione: 320.9°C
Punto di ebollizione: 765°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s2
Stati di ossidazione comuni: +2
Numero di elettroni di valenza: 2Indio
In
49
49In
Indio114.8Scoperto grazie alla spettroscopia nel 1863 e isolato nel 1864, l’indio deve il suo nome alla linea blu (indaco) nel suo spettro. L'indio viene prodotto principalmente da residui della lavorazione del minerale di zinco, ma si può trovare anche in minerali di ferro, piombo e rame.
Questo metallo di post-transizione è molto tenero, bianco-argenteo, brillante e lucido. Si usa come rivestimento a specchio per il vetro e se piegato produce un suono stridulo (dovuto allo sfregamento dei cristalli).
L’indio è molto importante nelle tecnologie moderne, in particolare nel settore dei semiconduttori. Si usa in leghe a basso punto di fusione; per creare rivestimenti conduttivi trasparenti sul vetro; in transistor, rettificatori, termistori e fotoconduttori.
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Punto di fusione: 156.6°C
Punto di ebollizione: 2080°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s25p1
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Stagno
Sn
50
50Sn
Stagno118.7Lo stagno (dal latino stannum) è noto fin dall’antichità. Presente principalmente nella casserite, lo stagno metallico si produce riducendo il minerale con carbone in una fornace a riverbero.
Lo stagno è un metallo malleabile e molto duttile bianco argenteo con una struttura cristallina particolare. La piegatura di una barra di stagno provoca l’emissione di uno stridio caratteristico dovuto alla rottura dei cristalli. Lo stagno comprende nove isotopi stabili e 18 isotopi più instabili.
Lo stagno può essere lucidato e si utilizza come rivestimento anticorrosione di altri metalli. Alcune importanti leghe dello stagno sono: il bronzo nelle sue varie formulazioni (come la lega campanaria, il bronzo fosforoso e il bronzo statuario), il metallo di Babbitt, leghe die casting, il peltro, la lega da saldatore, il princisbecco e il White metal.
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Punto di fusione: 232°C
Punto di ebollizione: 2270°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s25p2
Stati di ossidazione comuni: +4,2
Numero di elettroni di valenza: 4Antimonio
Sb
51
L'antimonio è un elemento noto e usato nei suoi composti sin dall'antichità e come metallo almeno dal XVII secolo. L'antimonio si trova in oltre 100 diversi minerali, a volte allo stato naturale, ma la forma più frequente è quella del solfuro, la stibnite.
L’antimonio è un cattivo conduttore di calore ed elettricità e molti suoi composti sono tossici.
Si utilizza per la produzione di rilevatori a infrarossi, diodi e altri dispositivi. In lega con il piombo, ne aumenta notevolmente la durezza e la resistenza meccanica, tant'è che circa la metà dell’antimonio disponibile si utilizza per la realizzazione di batterie, leghe, metalli, proiettili, guaine per cavi e altri prodotti minori.
Gli ossidi e i solfuri di antimonio, l'antimoniato di sodio e il tricloruro di antimonio sono usati nella produzione di composti ignifughi, smalti, vernici, vetri, ceramiche e come catalizzatori di esterificazione.
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Punto di fusione: 631°C
Punto di ebollizione: 1950°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s25p3
Stati di ossidazione comuni: +3,5
Numero di elettroni di valenza: 5Tellurio
Te
52
Scoperto nel 1782 e isolato nel 1798, allo stato cristallino il tellurio ha un aspetto metallico bianco-argenteo.
Il tellurio si trova a volte in forma naturale, ma più spesso è sotto forma di tellururo d'oro (calaverite), e combinato con altri metalli. In natura è composto di otto isotopi ma si conoscono altri trenta isotopi artificiali.
Il tellurio è un semiconduttore di tipo p la cui conduttività dipende fortemente dalla direzione di allineamento degli atomi; la sua conducibilità elettrica cresce sensibilmente quando è esposto alla luce. Brucia con una fiamma blu-verdastra. Il tellurio e i suoi composti sono altamente tossici.
Se aggiunto al rame o all'acciaio inossidabile li rende più lavorabili, diminuisce la corrosione e aumenta la resistenza e la durezza del piombo.
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Punto di fusione: 449.5°C
Punto di ebollizione: 989.8°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s225p4
Stati di ossidazione comuni: +4,6,−2
Numero di elettroni di valenza: 6Iodio
I
53
53I
Iodio126.9Lo iodio è un alogeno e fu scoperto nel 1811.
È un solido lucente nero-bluastro che a temperature non elevate sublima in un gas violetto dall'odore irritante. Questo alogeno forma composti, ma è meno reattivo degli altri alogeni. Lo iodio ha alcune proprietà metalliche, è lievemente solubile in acqua e forma una soluzione viola se dissolto in cloroformio, tetracloruro di carbonio o disolfuro di carbonio.
Esistono trenta isotopi di iodio, ma solo uno di questi è stabile e si trova in natura. Il radioisotopo artificiale I-131 viene usato per la terapia di patologie della tiroide. I composti dello iodio si impiegano in chimica organica e medicina.
Il contatto diretto di questo elemento con la pelle può causare lesioni e irritare occhi e mucose, quindi è necessario maneggiarlo con attenzione.
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Punto di fusione: 113.5°C
Punto di ebollizione: 184°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s25p5
Stati di ossidazione comuni: −1,+5,7
Numero di elettroni di valenza: 7Xenon
Xe
54
54Xe
Xenon131.3Scoperto nel 1898, lo xenon è un gas nobile o "inerte". È presente nell’atmosfera della Terra e di Marte e nei gas di determinate sorgenti minerali.
Lo xenon naturale comprende nove isotopi stabili e 20 isotopi instabili. Sono noti almeno 80 diversi composti formati da xeno, fluoro e ossigeno.
Questo gas è famoso e si usa principalmente per la realizzazione di lampade e dispositivi luminosi: lampade flash per la fotografia, luci stroboscopiche, sorgenti di eccitazione per laser che creano una luce coerente, lampade battericide.
Gli perxenati si utilizzano come agenti ossidanti in chimica analitica. Lo xeno non è tossico e può essere maneggiato senza particolari precauzioni, ma i suoi composti sono invece tossici per via del loro elevato potere ossidante.
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Punto di fusione: -111.8°C
Punto di ebollizione: -107.1°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [Kr]4d105s25p6
Stati di ossidazione comuni: 0
Numero di elettroni di valenza: 8Cesio
Cs
55
55Cs
Cesio132.9Il cesio, un metallo alcalino, fu scoperto spettroscopicamente nel 1860. Il cesio si trova nella lepidolite, nella pollucite e in altri minerali.
Di colore argenteo-dorato, tenero e duttile, il cesio è anche l'elemento più elettropositivo e più alcalino di tutti. Il cesio è uno dei tre metalli che si può trovare liquido a temperatura ambiente. Reagisce in maniera esplosiva a contatto con l'acqua fredda e perfino con il ghiaccio a temperature al di sopra di −116°C.
Lo spettro elettromagnetico del cesio ha due righe nella parte blu dello spettro e molte altre linee nel rosso, nel giallo e nel verde.
Il cesio si usa nei tubi a elettroni e nelle cellule fotoelettriche, come catalizzatore dell’idrogenazione per composti organici specifici e negli orologi atomici.
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Punto di fusione: 28.4°C
Punto di ebollizione: 669°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]6s1
Stati di ossidazione comuni: +1
Numero di elettroni di valenza: 1Bario
Ba
56
56Ba
Bario137.3L’elemento bario fu scoperto nel 1808.
Il bario in natura si trova solo unito ad altri elementi. È un elemento metallico di colore argenteo, tenero e molto tossico; fa parte del gruppo dei metalli alcalino-terrosi e assomiglia al calcio. Questo metallo si ossida molto facilmente se esposto all'aria e deve essere conservato nel petrolio o in altri liquidi privi di ossigeno.
I più importanti composti del bario sono il perossido, il cloruro, il bromuro, il solfato, il carbonato, il nitrato e il clorato. Si utilizzano nei pigmenti, nelle vernici, nella diagnostica a raggi X e nella produzione del vetro. Altre forme si impiegano nei fluidi di trivellazione dei pozzi petroliferi, nella produzione della gomma, per la deratizzazione e i fuochi d’artificio.
Tutti i composti del bario solubili in acqua o in acidi sono estremamente velenosi. In natura il bario è una miscela di sette isotopi stabili e si conosce l’esistenza di altri 22 isotopi radioattivi.
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Punto di fusione: 725°C
Punto di ebollizione: 1640°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]6s2
Stati di ossidazione comuni: +2
Numero di elettroni di valenza: 2Lantanio
La
57
57La
Lantanio138.9Estratto per la prima volta nel 1839, la forma relativamente pura di lantanio è stata isolata nel 1923. La monazite, l’allanite, la cerite, la bastnasite e altre terre rare sono i principali minerali da cui si ricava il lantanio.
Il lantanio è una terra rara di colore bianco-argento, malleabile e duttile e si ossida rapidamente se esposto all’aria. Reagisce direttamente con carbonio, azoto, boro, selenio, silicio, fosforo, zolfo e con gli alogeni.
Il lantanio in natura è composto di due isotopi stabili e altri 23 isotopi radioattivi.
I composti di terre rare che contengono lantanio trovano largo uso nell'industria cinematografica, per l'illuminazione, la proiezione di pellicole e nella produzione di vetri ottici speciali. Il lantanio e i suoi composti hanno una tossicità acuta che va da bassa a moderata e dovrebbero essere maneggiati con cautela.
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Punto di fusione: 920°C
Punto di ebollizione: 3454°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]5d16s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Cerio
Ce
58
58Ce
Cerio140.1Il cerio è stato scoperto nel 1803 e il primo metallo è stato preparato nel 1875.
Fra gli elementi delle terre rare, il cerio è quello più abbondante ed è contenuto in un certo numero di minerali, i più importanti dei quali sono l'allanite (ovvero l’ortite), la monazite, la bastnasite, la cerite, la samarskite e altri.
Il cerio è un elemento metallico, argenteo, è malleabile, all'aria si ossida rapidamente e può facilmente prender fuoco se graffiato con una lama. Nonostante non sia radioattivo, il cerio di grado commerciale può contenere tracce di torio radioattivo.
L’ossido di cerio è un importante componente nei mantelli dei gas incandescenti e sta acquisendo importanza come catalizzatore di idrocarburi nei forni autopulenti. Altri composti del cerio si utilizzano nella produzione di vetro, negli agenti lucidanti del vetro, nelle lampade ad arco voltaico, come catalizzatore nella raffinazione del petrolio e in applicazioni nucleari e metallurgiche.
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Punto di fusione: 798°C
Punto di ebollizione: 3257°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f15d16s2
Stati di ossidazione comuni: +3,4
Numero di elettroni di valenza: 4Praseodimio
Pr
59
59Pr
Praseodimio140.9Semi-isolato nel 1841, il praseodimio fu identificato chiaramente come elemento nel 1885.
Il praseodimio è un metallo tenero di colore argenteo, malleabile, duttile; se esposto all'aria subisce ossidazione e si copre di una patina di ossido verde.
Il praseodimio si trova nei minerali di terre rare, principalmente monazite e bastnasite.
Gli ossidi delle terre rare, compresi quelli dello praseodimio, sono tra le sostanze più refrattarie. Insieme ad altri metalli delle terre rare, viene utilizzato per gli archi di carbonio e per aggiungere un colore giallo chiaro al vetro e allo smalto. Il praseodimio è un componente del vetro al didimio, che serve per alcuni tipi di occhiali per saldatori e soffiatori di vetro.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti praseodimio ›Peso atomico: 140.9
Punto di fusione: 931°C
Punto di ebollizione: 3017°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f36s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 5Neodimio
Nd
60
60Nd
Neodimio144.2Il neodimio fu isolato nel 1925 ed è presente nei minerali monazite e bastnasite.
È un metallo dall'aspetto argenteo e lucente ed è uno dei metalli di terre rare più reattivo. Il neodimio in natura si presenta come una miscela di sette isotopi stabili, ma esistono altri 14 isotopi radioattivi.
L'utilizzo come colorante per vetri consente di ottenere delicate tonalità che variano dal violetto al rosso-vino sino a tonalità calde di grigio. Il vetro prodotto con neodimio si utilizza come materiale nei laser per la produzione di luce coerente e i suoi sali sono usati come coloranti per smalti.
Il neodimio è considerato un elemento con tossicità acuta da bassa a moderata per cui deve essere maneggiato con cautela.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti neodimio ›Peso atomico: 144.2
Punto di fusione: 1016°C
Punto di ebollizione: 3127°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f46s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 6Promezio
Pm
61
61Pm
Promezio145L’esistenza del promezio è stata predetta nel 1902 e confermata nel 1914, anche se la sua ricerca sulla Terra non ha prodotto risultati.
Esistono due forme allotropiche di cui non si hanno molte informazioni sulle proprietà. Nessun isotopo di promezio ha un’emivita superiore a 17,7 anni.
È un elemento artificiale che emette particelle beta e i suoi sali manifestano al buio una luminescenza azzurro-verde per via della loro elevata radioattività. Con questo elemento sono stati creati oltre 30 composti.
In quanto fonte di radiazione beta, si usa nelle batterie nucleari in cui delle fotocellule convertono la luce in corrente elettrica. Probabilmente in futuro sarà usato come fonte portatile di raggi X o come fonte ausiliaria di calore o energia per satelliti e sonde spaziali.
Peso atomico: 145
Punto di fusione: 1042°C
Punto di ebollizione: 3000°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f56s2
Stati di ossidazione comuni: 3
Numero di elettroni di valenza: 7Samario
Sm
62
62Sm
Samario150.4Il samario fu scoperto spettroscopicamente nel 1879 nel minerale samarskite.
Il samario è un metallo dall'aspetto argenteo, abbastanza stabile all'aria. Esiste in tre forme cristalline differenti in funzione della temperatura, le temperature di conversione tra di esse sono 734 °C e 922 °C. Si incendia spontaneamente nell’aria attorno ai 150 °C.
Esistono 21 isotopi di samario. In natura è composto da una miscela di diversi isotopi, tre dei quali sono instabili con emivite lunghe.
Si utilizza nella produzione di lampade ad arco per la cinematografia, nei vetri ottici e nei laser, È un assorbitore di neutroni nei reattori nucleari.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti samario ›Peso atomico: 150.4
Punto di fusione: 1074°C
Punto di ebollizione: 1794°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f66s2
Stati di ossidazione comuni: +3,2
Numero di elettroni di valenza: 2Europio
Eu
63
63Eu
Europio152.00Rilevato per la prima volta nel 1890, la forma relativamente pura di europio è stata isolata nel 1901.
L’europio ha un aspetto metallico argentato, si ossida rapidamente quando è esposto all'aria ed esplode spontaneamente all'aria a temperature comprese tra 150 °C e 180 °C. Come il piombo è piuttosto tenero e abbastanza duttile. È il più reattivo tra gli elementi delle terre rare. Si ossida rapidamente quando è esposto all'aria e reagisce in presenza di acqua. Diciassette sono gli isotopi di europio riconosciuti.
L'europio è contenuto principalmente nella bastnasite e nella monazite ed è stato identificato spettroscopicamente nel Sole e in alcune stelle.
Sono stati studiati gli isotopi di europio per il possibile utilizzo nelle applicazioni di controllo nucleare, mentre la plastica drogata con europio si utilizza come materiale per i laser.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti europio ›Peso atomico: 152.00
Punto di fusione: 822°C
Punto di ebollizione: 1529°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f76s2
Stati di ossidazione comuni: +3,2
Numero di elettroni di valenza: 2Gadolinio
Gd
64
64Gd
Gadolinio157.3L’ossido del gadolinio, la gadolinia, venne separato nel 1880 e isolato dall’ittrio nel 1886. Questo metallo di terra rara non si trova allo stato nativo, ma solo combinato in minerali quali la gadolinite, la monazite e la bastnasite.
Ha aspetto bianco-argenteo, è duttile e malleabile. Il gadolinio è relativamente stabile all'aria, purché secca; in presenza di umidità si ossida. Reagisce lentamente con l'acqua e si scioglie negli acidi diluiti. Il gadolinio naturale comprende sette isotopi, ma in totale se ne riconoscono 17.
Il gadolinio ha proprietà superconduttive e migliora la lavorabilità e la resistenza a ossidazione e temperatura di ferro, cromo e di altre leghe.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti gadolinio ›Peso atomico: 157.3
Punto di fusione: 1313°C
Punto di ebollizione: 3273°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f75d16s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Terbio
Tb
65
65Tb
Terbio158.9Scoperto nel 1843 il terbio è un metallo delle terre rare. Si trova in molti minerali, come la cerite, la gadolinite e altri e può essere recuperato dalla monazite, dallo xenotime e dalla euxenite.
Il terbio è un metallo grigio-argenteo, malleabile, duttile e tenero a sufficienza da poter essere tagliato con un coltello; è abbastanza stabile nell’aria. Se si ossida diventa di colore marrone scuro o color cioccolato. Di questo elemento si conoscono 21 isotopi.
Il borato di terbio e sodio è un materiale utilizzato nei dispositivi a stato solido. Agisce anche da stabilizzatore dei cristalli nelle celle a combustibile che funzionano a temperature elevate.
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Punto di fusione: 1365°C
Punto di ebollizione: 3230°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f96s2
Stati di ossidazione comuni: +3,4
Numero di elettroni di valenza: 2Disprosio
Dy
66
66Dy
Disprosio162.5Il disprosio venne scoperto nel 1886, ma né il metallo né il suo ossido furono disponibili fino al 1950. Si trova in natura combinato ad altri metalli delle terre rare in numerosi minerali.
Ha un aspetto metallico lucente ed è relativamente stabile all'aria a temperatura ambiente. È tenero a sufficienza da poter essere tagliato con un coltello e può essere lavorato senza emissione di scintille, se non viene surriscaldato. Tracce di impurità possono influenzare in modo significativo le sue proprietà fisiche.
Il disprosio non è impiegato in molte applicazioni, ma si utilizza in metallurgia per le applicazioni di controllo nucleare o per leghe speciali di acciaio inossidabile. Se unito ad altri metalli delle terre rare, si utilizza come materiale per i laser.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti disprosio ›Peso atomico: 162.5
Punto di fusione: 1412°C
Punto di ebollizione: 2567°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f106s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Olmio
Ho
67
67Ho
Olmio164.9Le righe di assorbimento dello spettro dell’olmio furono notate per la prima volta nel 1878 e il suo ossido giallo, l’olmia, fu preparato nel 1911. Compare combinato ad altri elementi in alcuni minerali delle terre rare, nella gadolinite e nella monazite.
L’olmio è un elemento metallico di colore bianco-argenteo, relativamente tenero e malleabile, stabile in aria secca a temperatura ambiente, si ossida rapidamente in aria umida e a temperature elevate.
Ha insolite proprietà magnetiche, ma sono pochi gli usi conosciuti dell’olmio.
Peso atomico: 164.9
Punto di fusione: 1474°C
Punto di ebollizione: 2700°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f116s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Erbio
Er
68
68Er
Erbio167.3L’erbio ha una lunga storia ma venne isolato in forma ragionevolmente pura solo nel 1934.
L'erbio è un metallo di colore argentato malleabile e tenero. È abbastanza stabile nell’aria e non ossida rapidamente. In natura, l’erbio si presenta come una miscela di sei isotopi stabili, ma esistono altri nove isotopi radioattivi.
L’erbio trova applicazione nel settore nucleare e metallurgico. Si utilizza nelle leghe e il suo ossido è un colorante per vetro e per gli smalti delle porcellane.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti erbio ›Peso atomico: 167.3
Punto di fusione: 1529°C
Punto di ebollizione: 2868°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f126s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Tulio
Tm
69
69Tm
Tulio168.9Scoperto nel 1879, il tulio si trova in numerosi minerali, compresa la monazite. Tra gli elementi delle terre rare è il meno abbondante ed è raro quanto l’argento, l’oro o il cadmio.
È un metallo lucido, grigio-argenteo, molto tenero (si può tagliare con un coltello): è duttile e facilmente lavorabile. Si conoscono venticinque isotopi e allo stato naturale, il tulio è stabile.
Per via del suo costo elevato, il tulio trova impiego in poche applicazioni. Può essere utile quale fonte di radiazioni per apparecchi a raggi X portatili o come fonte di energia. Il tulio naturale può essere utile nei materiali magnetici per ceramica o negli apparecchi a microonde.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti tulio ›Peso atomico: 168.9
Punto di fusione: 1545°C
Punto di ebollizione: 1950°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f136s2
Stati di ossidazione comuni: +3,2
Numero di elettroni di valenza: 2Itterbio
Yb
70
70Yb
Itterbio173.04L’itterbio fu preparato per la prima volta nel 1937, ma una sua versione più pura fu presentata nel 1953. Si trova in numerosi minerali insieme ad altri elementi delle terre rare.
L’itterbio è un elemento di aspetto metallico lucente; è tenero, malleabile e abbastanza duttile. È abbastanza stabile ma deve essere protetto da aria e umidità. L’itterbio naturale comprende sette isotopi stabili, ma si conoscono altri sette isotopi instabili.
Questo metallo si utilizza per migliorare le proprietà dell’acciaio inossidabile e un suo isotopo potrebbe trovare impiego come fonte di radiazione sostitutiva negli apparecchi a raggi X portatili, anche se sono poche le applicazioni esistenti.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti itterbio ›Peso atomico: 173.04
Punto di fusione: 819°C
Punto di ebollizione: 1196°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f146s2
Stati di ossidazione comuni: +3,2
Numero di elettroni di valenza: 2Lutezio
Lu
71
71Lu
Lutezio175.00Descritto per la prima volta nel 1907, il lutezio si trova in quasi tutti i minerali che contengono anche ittrio, compresa la monazite. Nel 1949 fu modificato il nome originale lutecio in lutezio.
Si tratta di un metallo puro difficile da isolare. Di colore bianco-argenteo, è relativamente stabile all'aria. I nuclidi di lutezio stabile emettono radiazione beta pura (dopo l’attivazione) e possono essere utilizzati come catalizzatori per il cracking del petrolio e per reazioni di alchilazione, idrogenazione e polimerizzazione.
Non si conoscono altri usi commerciali del lutezio.
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Punto di fusione: 1663°C
Punto di ebollizione: 3402°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d162
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Afnio
Hf
72
72Hf
Afnio178.5Scoperto nel 1923, l’afnio è sempre stato legato a ferro, titanio, niobio, tantalio e altri minerali.
L’afnio è un metallo duttile di aspetto lucido e colore argenteo; è molto difficile da separare. Questo metallo è resistente agli alcali concentrati, reagisce a temperature elevate con ossigeno, azoto, carbonio, boro, zolfo e silicio, mentre gli alogeni reagiscono con esso formando tetraalogenuri di afnio.
L'afnio è utilizzato per fabbricare barre di controllo nei reattori nucleari per via della sua alta capacità di assorbimento dei neutroni, ha ottime caratteristiche meccaniche ed un'eccezionale resistenza alla corrosione. Si utilizza anche nelle lampade ad incandescenza.
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Punto di fusione: 2227°C
Punto di ebollizione: 4600°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d26s2
Stati di ossidazione comuni: +4
Numero di elettroni di valenza: 4Tantalio
Ta
73
73Ta
Tantalio180.9Scoperto nel 1802, il tantalio si trova principalmente nei minerali columbite e tantalite. Il primo tantalio duttile relativamente puro fu prodotto nel 1903.
È un metallo duro e duttile, lucido, di colore blu-grigio. La sua duttilità, nella forma pura, rende possibile farne fili finissimi, usati come riscaldatori elettrici per fare evaporare altri metalli, come l'alluminio. Il tantalio è anche utilizzato in una grande varietà di leghe con alto punto di fusione, forte resistenza e buona duttilità. Il tantalio naturale ha due isotopi su un totale di venti conosciuti.
Si usa nei condensatori elettrolitici, nei componenti delle fornaci a vuoto, nell’attrezzatura per processi chimici, nei reattori nucleari, nei componenti di aerei e missili e nelle apparecchiature chirurgiche.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti tantalio ›Peso atomico: 180.9
Punto di fusione: 2996°C
Punto di ebollizione: 5425°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d36s2
Stati di ossidazione comuni: +5
Numero di elettroni di valenza: 5Tungsteno
W
74
74W
Tungsteno183.8Fu rilevato nel 1779, ma non venne isolato fino al 1883.
È un metallo di colore da bianco a grigio-acciaio. Può essere tagliato con una sega, forgiato, filato, stirato ed estruso, ma è fragile e piuttosto difficile da maneggiare. Si ossida a contatto con l’aria, non tollera temperature elevate e ha un’eccellente resistenza alla corrosione. Il tungsteno naturale contiene cinque isotopi stabili e si conoscono altri ventuno isotopi instabili.
Il tungsteno e le sue leghe si utilizzano come filamenti delle lampade ad incandescenza, tubi a elettroni e catodici, per i processi di evaporazione del metallo e come punto di contatto elettrico per i distributori di automobili.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti tungsteno ›Peso atomico: 183.8
Punto di fusione: 3410°C
Punto di ebollizione: 5660°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d46s2
Stati di ossidazione comuni: +6,4
Numero di elettroni di valenza: 6Renio
Re
75
75Re
Renio186.2Il renio fu scoperto in un minerale di platino e columbite nel 1925. Il renio non si trova in natura allo stato libero e nemmeno compare in minerali tipici, ma è abbondante nella crosta terrestre.
È un metallo bianco-argenteo e, in forma di polvere, può essere consolidato, ricotto, piegato, avvolto o arrotolato. Il renio in natura è composto di due isotopi stabili; gli altri 26 sono instabili.
Si utilizza per la produzione di filamenti e detector di ioni negli spettrometri di massa, misuratori di ioni lampade flash in fotografia. I catalizzatori di renio si utilizzano per alcuni processi di idrogenazione di prodotti chimici fini.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti renio ›Peso atomico: 186.2
Punto di fusione: 3180°C
Punto di ebollizione: 5600°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d56s2
Stati di ossidazione comuni: +7,4,6
Numero di elettroni di valenza: 7Osmio
Os
76
76Os
Osmio190.2L’osmio fu scoperto nel 1803. Si trova nell'osmio nativo (o osmiridio), una lega naturale di osmio e iridio, nelle sabbie fluviali ricche di platino e nei minerali di nichel.
L'osmio metallico è di color bianco-blu, fragile e lucido anche ad alte temperature. È molto difficile da ottenere e produce tetrossido di osmio, un agente ossidante altamente tossico e potente dall’odore pungente che può causare congestione delle vie respiratorie e danni a pelle e occhi.
Il tetrossido di osmio ha trovato impiego nel rilevamento delle impronte digitali e nella colorazione dei tessuti. L'osmio è raramente usato puro; viene invece spesso legato ad altri metalli del gruppo del platino per produrre pennini per penne stilografiche, puntine di giradischi, perni e contatti elettrici.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti osmio ›Peso atomico: 190.2
Punto di fusione: 3045°C
Punto di ebollizione: 5030°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d66s2
Stati di ossidazione comuni: +4,6,8
Numero di elettroni di valenza: 8Iridio
Ir
77
77Ir
Iridio192.2L’iridio fu scoperto nel 1803 e prese il nome dai suoi sali colorati.
L'iridio è ritenuto essere il metallo più resistente alla corrosione: può essere intaccato solo da sali fusi come il cloruro di sodio o il cianuro di sodio. L'iridio somiglia al platino, poiché è un metallo di colore bianco con una lievissima sfumatura gialla. Per via delle sue elevate caratteristiche di durezza e fragilità, è difficile da lavorare e da modellare.
L'iridio si trova allo stato nativo nei depositi alluvionali e si ottiene industrialmente come sottoprodotto della lavorazione dei minerali del nichel.
Si usa per crogioli, contatti elettrici e altre applicazioni che richiedono una tolleranza alle alte temperature. Si usano leghe osmio/iridio per i pennini delle penne stilografiche e per i perni delle bussole.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti iridio ›Peso atomico: 192.2
Punto di fusione: 2410°C
Punto di ebollizione: 4130°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d76s2
Stati di ossidazione comuni: +4,3,6
Numero di elettroni di valenza: 9Platino
Pt
78
78Pt
Platino195.1Il platino venne utilizzato già dai nativi americani precolombiani, ma fu scoperto ufficialmente solo nel 1735.
In natura si trova con gli altri metalli del suo gruppo sulla Tavola periodica, è malleabile, duttile, di colore bianco-grigio e non si ossida a contatto con l’aria. Può però venire corroso dai cianuri, dagli alogeni, dallo zolfo e dagli alcali caustici.
Si utilizza ampiamente in gioielleria, nei cavi e nei recipienti da laboratorio, elettrodi saldati, elementi di termocoppie, contatti elettrici e apparati resistenti alla corrosione.
Il platino è anche utilizzato per rivestire i coni di prua dei missili e gli ugelli del carburante dei motori per aerei, applicazioni che richiedono prestazioni affidabili a temperature elevate.
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Punto di fusione: 1772°C
Punto di ebollizione: 3827°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d96s1
Stati di ossidazione comuni: +4,2
Numero di elettroni di valenza: 2Oro
Au
79
79Au
Oro197.00In natura l’oro si trova libero, in vene e depositi alluvionali ed è associato a tellurio, quarzo e pirite.
Allo stato puro è di colore giallo, ma può essere anche nero, rosso, viola in piccole quantità. È un metallo tenero e per conferire una maggiore resistenza meccanica viene lavorato in lega con altri metalli. È un eccellente conduttore di elettricità, riflette i raggi infrarossi ed è poco suscettibile ai fenomeni di ossidazione da aria e agenti chimici. Alcuni dei 18 isotopi dell’oro si utilizzano in medicina per il trattamento del cancro e dell’artrite.
L’oro si utilizza in gioielleria, decorazione, odontoiatria, placcatura e rivestimento.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti oro ›Peso atomico: 197.00
Punto di fusione: 1064°C
Punto di ebollizione: 3080°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s1
Stati di ossidazione comuni: +3,1
Numero di elettroni di valenza: 1Mercurio
Hg
80
80Hg
Mercurio200.6Il mercurio è l’unico metallo che è liquido a temperatura ambiente. Prevalentemente si trova nel minerale cinabro.
Il mercurio è un metallo dalla tipica colorazione bianco-argentea, è un cattivo conduttore di calore, ma un buon conduttore di elettricità. Il mercurio forma facilmente amalgami o leghe con altri materiali.
È un veleno cumulativo e può essere assorbito dalla pelle, dal tratto respiratorio o gastrointestinale. Il metilmercurio, un pericoloso inquinante, viene spesso rilevato nei fiumi e corsi d’acqua.
Il mercurio è stato utilizzato per termometri, barometri, pompe a diffusione, lampade a vapori di mercurio, insegne pubblicitarie, apparati elettronici, pesticidi, prodotti chimici, prodotti odontoiatrici, vernici, batterie e catalizzatori.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti mercurio ›Peso atomico: 200.6
Punto di fusione: -38.9°C
Punto di ebollizione: 357°C
Fase a STP: Liquid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s2
Stati di ossidazione comuni: +2,1
Numero di elettroni di valenza: 2Tallio
Tl
81
81Tl
Tallio204.4Il tallio fu riconosciuto come elemento nel 1861, ma isolato per la prima volta solo nel 1862. Il tallio si estrae dalla crooksite, dalla hutchinsonite e dalla lorandite ed è presente nelle piriti.
Esposto all'aria, la sua superficie lucente si ossida assumendo una tinta grigio-bluastra simile a quella del piombo. È un metallo tenero e malleabile che può essere tagliato anche da un coltello. In natura il tallio è un composto di due isotopi; esistono 25 isotopi in totale.
Il tallio e i suoi composti sono tossici e ritenuti cancerogeni. Una volta veniva usato come veleno per i topi e per le formiche, ma dal 1975 negli Stati Uniti il suo impiego domestico è vietato. I composti di tallio sono anche utilizzati nelle fotocellule, nei materiali ottici a infrarossi e nei vetri speciali.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti tallio ›Peso atomico: 204.4
Punto di fusione: 303°C
Punto di ebollizione: 1457°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s26p1
Stati di ossidazione comuni: +1,3
Numero di elettroni di valenza: 3Piombo
Pb
82
82Pb
Piombo207.2Ritenuto uno dei metalli più antichi, il piombo nativo è raro in natura. I principali minerali che contengono piombo sono la galena, l’anglesite, la cerussite e il minio.
Il piombo è lucido, bianco azzurrognolo e molto morbido. È un metallo tenero, denso, duttile e malleabile ed è un cattivo conduttore di elettricità. Il piombo si presenta come una miscela di quattro isotopi stabili e tutti sono il prodotto finale di decadimenti radioattivi naturali.
Il metallo si utilizza nelle saldature, nel rivestimento di cavi, idraulica e munizioni, come schermo per radiazioni negli apparecchi a raggi X e nei reattori nucleari. I composti del piombo si utilizzano nelle batterie, nelle vernici, nei cristalli e nel vetro Flint. Si tratta di un veleno cumulativo e deve essere maneggiato con cautela.
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Ricerca gli altri prodotti contenenti piombo ›Peso atomico: 207.2
Punto di fusione: 327.5°C
Punto di ebollizione: 1740°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s26p2
Stati di ossidazione comuni: +2,4
Numero di elettroni di valenza: 4Bismuto
Bi
83
83Bi
Bismuto209.00Il bismuto fu scoperto nel 1753 e a volte viene confuso con stagno e piombo.
È un metallo pesante e fragile, di aspetto bianco-roseo. I più importanti minerali del bismuto sono la bismutinite e la bismite. Se riscaldato all’aria produce una fiamma blu e vapori gialli.
In acqua, i suoi sali solubili formano sali basici insolubili. Alcuni suoi composti si utilizzano in cosmetica e medicina.
Se unito al manganese forma il “Bismanol” un forte magnete permanente. Le sue leghe si impiegano nella produzione di oggetti che sono soggetti a danni dalle alte temperature, compresi i dispositivi e i sistemi antincendio.
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Punto di fusione: 271°C
Punto di ebollizione: 1560°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s26p3
Stati di ossidazione comuni: +3,5
Numero di elettroni di valenza: 5Polonio
Po
84
84Po
Polonio(209)Il polonio fu il primo elemento scoperto da Marie Curie nel 1898. Nel 1934, gli scienziati produssero il polonio bombardando il bismuto con dei neutroni.
Si tratta di un elemento molto raro, molto più dell’uranio o del radio. Le sue emissioni alfa eccitano l’aria circostante per produrre una luminescenza blu. Esistono due allotropi e 25 isotopi del polonio.
Il polonio è stato impiegato come fonte di alimentazione termoelettrica nei satelliti spaziali, nei dispositivi per l’eliminazione delle cariche elettrostatiche e sulle spazzole per la rimozione della polvere dalle pellicole fotografiche.
Il polonio-210 è estremamente pericoloso a qualsiasi dose: le sua particelle alfa vengono completamente assorbite dai tessuti del corpo.
Peso atomico: (209)
Punto di fusione: 254°C
Punto di ebollizione: 962°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s26p4
Stati di ossidazione comuni: +4,2
Numero di elettroni di valenza: 6Astato
At
85
L’astato fu sintetizzato per la prima volta nel 1940, è altamente radioattivo ed è il prodotto del decadimento radioattivo di altri elementi.
Le proprietà dell’astato sono puramente teoriche. Può essere di colore scuro, un semiconduttore o un metallo. Le misure spettroscopiche lasciano pensare a caratteristiche simili a quelle dello iodio: come quest'ultimo, è probabile che possa accumularsi nella ghiandola tiroidea.
Non esiste in natura in forma pura: subirebbe una vaporizzazione istantanea proprio dal calore della sua radioattività. I quattro isotopi naturali dell’astato hanno un’emivita molto breve. L’isotopo più stabile e la sua forma utile in ambito medicale sono le produzioni sintetiche.
Peso atomico: (210)
Punto di fusione: 302°C
Punto di ebollizione: 337°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s26p5
Numero di elettroni di valenza: 7Radon
Rn
86
86Rn
Radon(222)Il radon fu riconosciuto come elemento nel 1900 da Friedrich Ernst Dorn e isolato nel 1908.
Il radon è un gas molto pesante è pertanto inerte. Inoltre è radioattivo, è composto da 39 isotopi e si trova nel suolo e in alcune sorgenti calde. A temperatura e pressione standard il radon è inodore e incolore, ma diventa giallo fosforescente al di sotto del suo punto di congelamento.
In ambito terapeutico, il radon si usa in forma di “semi” o “aghi”. È rischioso per la salute se si concentra negli edifici e viene inalato. L’eccesso di radon è rischioso per i minatori dei giacimenti di uranio e molti decessi per tumore ai polmoni sono imputabili all’esposizione al radon.
Peso atomico: (222)
Punto di fusione: -71°C
Punto di ebollizione: -61.8°C
Fase a STP: Gas
Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s26p6
Stati di ossidazione comuni: 0
Numero di elettroni di valenza: 8Francio
Fr
87
87Fr
Francio(223)Scoperto nel 1939, il francio è il più pesante dei metalli alcalini e l’ultimo elemento trovato in natura. È il prodotto del decadimento alfa dell'attinio e può essere prodotto artificialmente per bombardamento del torio con protoni.
È il meno stabile di tutti i 101 elementi e possiede 33 isotopi. Ciò che si è compreso in merito alle sue proprietà chimiche deriva dalle tecniche radiochimiche. L’unico isotopo che si trova in natura ha un’emivita di 22 minuti e decade formando astato, radio e radon.
Sebbene si ritenga un metallo molto reattivo, il francio non esiste in forma pura. Alcune tracce si trovano nei minerali di uranio e torio.
Peso atomico: (223)
Punto di fusione: 27°C
Punto di ebollizione: 677°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]7s1
Stati di ossidazione comuni: +1
Numero di elettroni di valenza: 1Radio
Ra
88
88Ra
Radio(226)Il radio fu scoperto nel 1898, ma isolato nel 1911 da Marie Curie. È presente in tutti i minerali di uranio.
Questo metallo alcalino terroso puro è di colore bianco brillante ma diventa nero se esposto all’aria. Il radio è luminescente con fiamme rosso carminio. Emette raggi alfa, beta e gamma e produce neutroni se miscelato con il berillio.
Inoltre produce il gas radon, utilizzato nelle terapie contro il cancro e altre patologie. L’esposizione al radio attraverso l’inalazione, l’iniezione o altra esposizione del corpo può provocare il cancro e altre malattie.
Peso atomico: (226)
Punto di fusione: 700°C
Punto di ebollizione: 1140°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]7s2
Stati di ossidazione comuni: +2
Numero di elettroni di valenza: 2Attinio
Ac
89
89Ac
Attinio(227)L’attinio fu scoperto nel 1899 e si trova naturalmente nei minerali di uranio.
L’attinio-227 è il prodotto del decadimento dell’uranio-235, emette radiazione beta e ha un’emivita di 21,6 anni. Il suo decadimento produce torio-227, radio-223 e inoltre radon, bismuto, polonio, isotopi del piombo e altri prodotti a vita breve. Può essere una potente fonte di particelle alfa.
Chimicamente, l’attinio si comporta come i metalli delle terre rare quali il lantanio. L’attinio purificato si equilibra con i suoi prodotti di decadimento dopo 185 giorni e continua a decadere in base alla sua emivita. Poiché la sua attività è circa 150 volte superiore a quella del radio, è un’importante fonte di produzione di neutroni.
Peso atomico: (227)
Punto di fusione: 1050°C
Punto di ebollizione: 3200°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]6d17s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Torio
Th
90
90Th
Torio(232)Il torio fu osservato per la prima volta nel 1829 e si ritenne radioattivo nel 1898. Possiede 27 radioisotopi instabili.
Il torio puro è un metallo bianco argenteo che si ossida lentamente nell’aria diventando grigio e nero. È morbido, molto duttile e dimorfico (cambia a 1400°C). Il metallo torio in polvere può essere piroforico e deve essere maneggiato con cautela. Piccoli frammenti di torio si incendiano e producono una fiamma bianca se riscaldati nell’aria.
Il torio-232 è un emettitore alfa che comunemente decade nel piombo-208. È un nuclide primordiale trovato in numerose rocce, suoli e minerali come la torite, la torianite e la monazite.
Peso atomico: (232)
Punto di fusione: 1750°C
Punto di ebollizione: 4790°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]6d27s2
Stati di ossidazione comuni: +4
Numero di elettroni di valenza: 4Protoattinio
Pa
91
91Pa
Protoattinio231.00Il protoattinio fu predetto nel 1871 e isolato nel 1900. Originariamente fu chiamato “uranio X”, ma in seguito lo IUPAC, nel 1949, lo abbreviò in “proto-attinio”.
È un metallo grigio argento molto denso che reagisce con l’ossigeno, il vapore acqueo e gli acidi inorganici. Possiede 29 radioisotopi conosciuti, il più comune dei quali è il 231Pa, un prodotto del decadimento dell’uranio-235 e un emettitore alfa con un’emivita di 32.700 anni.
Il protoattinio è raro, in natura, ed è radioattivo. È molto caro e al momento non ha impieghi pratici. In genere si estrae dal combustibile nucleare esausto ed è utilizzato nelle ricerche scientifiche di base, ma deve essere maneggiato con cautela.
Peso atomico: 231.00
Punto di fusione: 1570°C
Punto di ebollizione: 4000°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]5f26d17s2
Stati di ossidazione comuni: +5,4
Numero di elettroni di valenza: 5Uranio
U
92
92U
Uranio238.00L’uranio fu identificato per la prima volta nel 1789 e isolato nel 1841. La sua radioattività non fu scoperta fino al 1896.
Il metallo uranio puro è bianco argenteo, debolmente radioattivo e più duro della maggior parte degli elementi. È malleabile, duttile e debolmente paramagnetico, fortemente elettropositivo, cattivo conduttore di elettricità e piroforico in piccoli frammenti.
Piccole quantità di uranio si trovano in natura nell’acqua, nel suolo, nelle rocce e nei minerali.
L’ossido di uranio fu usato per secoli come agente colorante negli smalti per ceramica e vetro, ma l’impiego odierno dell’uranio sfrutta le sue proprietà nucleari. L’uranio-235 è l’unico isotopo fissile presente in natura.
Peso atomico: 238.00
Punto di fusione: 1132°C
Punto di ebollizione: 3818°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]5f36d17s2
Stati di ossidazione comuni: +6,3,4,5
Numero di elettroni di valenza: 6Nettunio
Np
93
93Np
Nettunio(237)Nel 1940, i ricercatori bombardarono l’uranio con neutroni per formare un nuovo elemento chiamato “ nettunio”. Il nettunio-239 appartiene alla serie degli attinoidi e fu il primo elemento transuranico ad essere sintetizzato in laboratorio.
Il nettunio si presenta come un metallo di colore argenteo, reattivo e disponibile in tre forme allotropiche. Possiede 25 isotopi radioattivi conosciuti e l’intervallo liquido più ampio tra i punti di fusione ed ebollizione (3363°K). Inoltre forma dei composti, precisamente alogenuri, ossidi e fluoruri.
Il nettunio-237 trova impiego nella costruzione di dosimetri di neutroni veloci e ad alta energia. Poiché il nettunio-237 decade in un isotopo di protoattinio con un’emivita molto più breve, gli scienziati possono determinare quando è avvenuta l’ultima separazione e purificazione.
Peso atomico: (237)
Punto di fusione: 640°C
Punto di ebollizione: 3900°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]5f46d17s2
Stati di ossidazione comuni: +5,3,4,6
Numero di elettroni di valenza: 7Plutonio
Pu
94
94Pu
Plutonio(244)Il plutonio fu scoperto a seguito della sintesi del nettunio-238. Il primo campione fu prodotto nel 1943.
Il plutonio puro è un metallo argenteo, ma ingiallisce quando si ossida. Duro e fragile, diventa morbido e duttile all’interno di una lega, ma non è un buon conduttore di calore o elettricità. Il plutonio è caldo al tatto e grandi quantità possono far bollire l'acqua.
Questo elemento ha sei allotropi o strutture cristalline con livelli di energia simili e densità variabili. Queste caratteristiche rendono il plutonio molto sensibile alla temperatura, alla pressione o alle variazioni chimiche. Il plutonio-239 è un importante componente delle armi nucleari e delle centrali nucleari civili.
Peso atomico: (244)
Punto di fusione: 641°C
Punto di ebollizione: 3232°C
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]5f67s2
Stati di ossidazione comuni: +4,3,5,6
Numero di elettroni di valenza: 2Americio
Am
95
95Am
Americio(243)Creato nel 1944 in un reattore nucleare, l’americio fu il quarto elemento transuranico sintetico ad essere scoperto. A livello chimico, si comporta come gli elementi della serie dei lantanidi e questo ha richiesto una revisione della Tavola periodica.
Il primo metallo americio sostanziale fu prodotto nel 1951. Presenta una lucentezza bianco-argentea e, a temperatura ambiente, diventa opaco lentamente in aria secca. Esistono numerosi composti dell’americio e i suoi ossidi hanno applicazioni pratiche.
Possiede numerosi isotopi con un’emivita che varia da 0,64 microsecondi a 7.370 anni. Poiché è radioattivo deve essere maneggiato con cautela.
Peso atomico: (243)
Punto di fusione: 994°C
Punto di ebollizione: 2607°C
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f77s2
Stati di ossidazione comuni: +3,4,5,6
Numero di elettroni di valenza: 2Curio
Cm
96
96Cm
Curio(247)Il curio fu il terzo elemento transuranico ad essere scoperto, identificato nel 1944 e isolato nel 1947.
È probabile la sua presenza nei depositi naturali di uranio, il risultato della cattura di neutroni e il decadimento beta, ma non è ancora stato rilevato. Chimicamente reattivo, in forma metallica è bianco-argenteo ed elettropositivo. Si ossida rapidamente nell’aria. I composti e le soluzioni del curio sono stabili e giallo o verde chiaro.
Si conoscono 14 isotopi di curio. Sia il curio-242 e il curio-244 sono stati usati come fonti di energia in applicazioni medicali e spaziali. Il curio se assorbito si accumula nelle ossa e la sua radiazione è distruttiva e tossica.
Peso atomico: (247)
Punto di fusione: 1340°C
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]5f76d17s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Berkelio
Bk
97
97Bk
Berkelio(247)Il berkelio fu prodotto per la prima volta nel 1949. Nel 1962 si determinò la prima struttura di un composto di berkelio.
Il metallo berkelio è argenteo, facilmente solubile in acidi minerali diluiti e si ossida rapidamente in presenza di aria od ossigeno a temperature elevate. Mostra due forme di cristallo ed esiste in molte leghe e composti. I quattordici isotopi del berkelio sono stati tutti sintetizzati.
Come altri elementi attinoidi, il berkelio può accumularsi nell’apparato scheletrico. Non si conoscono usi commerciali del berkelio, ma si impiega come target per sintetizzare elementi più pesanti grazie alla sua emivita più lunga e alla sua reperibilità.
Peso atomico: (247)
Punto di fusione: 986°C
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: Solid
Configurazione elettronica: [Rn]5f97s2
Stati di ossidazione comuni: +3,4
Numero di elettroni di valenza: 2Californio
Cf
98
98Cf
Californio(251)Prodotto per la prima volta nel 1950, il californio si comporta come gli altri elementi lantanidi. È abbastanza reattivo e forma rapidamente un ossido nell’aria o in presenza di umidità. Il californio-252 è un potente emettitore di neutroni e un rischio biologico. Si conoscono venti isotopi, anche se gli isotopi 237 e 238 non sono stati dimostrati.
Con il californio sono stati preparate numerose leghe e composti allo stato solido, compresi ossidi, alogenuri, ossialogenuri, pnicogeni, calcogenuri, telluridi e alcuni composti organici.
In quanto è considerato un’efficace fonte di neutroni, si troveranno nuove applicazioni per il californio. Si utilizza nei misuratori di umidità a neutroni, nei carotaggi e come fonte di neutroni portatile per la scoperta di metalli.
Peso atomico: (251)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f107s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Einsteinio
Es
99
99Es
Einsteinio(252)L’einsteinio fu identificato nel 1952 dai detriti della prima grande esplosione termonucleare. Da allora, si produce nell’High Flux Isotope Reactor (HFIR) presso l’Oak Ridge National Laboratory.
Questo elemento possiede 16 isotopi con tre isomeri. È anche il primo metallo divalente nella serie degli attinidi e possiede due elettroni leganti, non tre.
I dati della cristallografia a raggi X per l’einsteinio non sono disponibili a causa delle interferenze del decadimento radioattivo. A volte si utilizza per studiare l’invecchiamento accelerato, i danni da radiazioni e i trattamenti medici mirati della radiazione.
L’einsteinio non ha utilizzi commerciali, anche se permette l’importante studio di elettroni 5-f.
Peso atomico: (252)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f117s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Fermio
Fm
100
100Fm
Fermio(257)Il fermio fu scoperto nel 1952 a seguito del trasporto, con un drone, di carta da filtro attraverso la pioggia radioattiva successiva al primo test di successo di una bomba ad idrogeno. La sua trasformazione data dall’assorbimento di neutroni e il beta-decadimento dell’uranio-238, portarono a pensare all’esistenza di altri elementi.
La chimica del fermio è quella tipica degli ultimi attinidi. Si conoscono 21 isotopi del fermio, due di questi sono metastabili. La maggior parte delle emivite è compresa tra meno di un millisecondo e 30 minuti.
Non esistono composti puri del fermio, ma può formare complessi con leganti organici di ossigeno, cloro, nitrato e altri elementi.
Peso atomico: (257)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f127s2
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 2Mendelevio
Md
101
101Md
Mendelevio(258)Il mendelevio fu identificato nel 1955 e prese il nome dal creatore della tavola periodica. Questo elemento sintetico e radioattivo può essere prodotto solo in acceleratori di particelle.
Si conoscono sedici isotopi radioattivi del mendelevio. Gli esperimenti dimostrano che possiede uno stato di ossidazione dipositivo (II) stabile e uno stato di ossidazione tripositivo (III). Per determinare le proprietà chimiche dell’elemento è stato utilizzato l’isotopo 256Md in soluzione acquosa.
La ricerca scientifica è semplicemente la sua applicazione pratica.
Peso atomico: (258)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f137s2
Stati di ossidazione comuni: +3,2
Numero di elettroni di valenza: 2Nobelio
No
102
102No
Nobelio(259)Il nobelio fu scoperto e identificato nel 1958. Prende il nome da Alfred Nobel, l’inventore della dinamite, ed è stato scoperto quasi contemporaneamente da ricercatori in Svezia, Stati uniti e Unione Sovietica.
Per produrre l’elemento si è bombardato il curio con ioni di carbonio. Si conoscono dodici isotopi, uno dei quali ha un’emivita di 3 minuti.
Il nobelio ha un comportamento diverso dagli altri attinidi, più simile ad alcuni metalli terrosi alcalini. La sua capacità di formare complessi con ioni di cloro è simile al bario e la sua capacità di complessità con citrati, ossalati e acetati in soluzioni acquose si inserisce tra il calcio e lo stronzio.
Peso atomico: (259)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f147s2
Stati di ossidazione comuni: +2,3
Numero di elettroni di valenza: 2Laurenzio
Lr
103
103Lr
Laurenzio(262)Il laurenzio fu scoperto nel 1961 e prese il nome dell’inventore del ciclotrone. È un elemento radioattivo e sintetico che può essere prodotto solo utilizzando un acceleratore di particelle.
Questo elemento si comporta come il lutezio, è trivalente e può essere classificato come il primo metallo di transizione del 7° periodo. A causa della sua configurazione elettronica, può risultare volatile come il piombo.
Si conoscono dodici isotopi radioattivi del nobelio e sono stati identificati gli isomeri nucleari per le masse atomiche 251, 253 e 254. Le emivite vanno da una frazione di un millisecondo a 58 minuti. Si presume che un isotopo non scoperto, 261No, abbia un’emivita di 170 minuti.
Peso atomico: (262)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f147s27p1
Stati di ossidazione comuni: +3
Numero di elettroni di valenza: 3Ruterfordio
Rf
104
104Rf
Ruterfordio(267)Il ruterfordio fu scoperto nel 1964 grazie agli sforzi di ricerche separate condotte in Unione Sovietica e Stati Uniti. È un elemento radioattivo formato dall’unione del nucleo di carbonio con il californio.
Non possiede isotopi stabili o naturali. Sebbene si conoscano sedici isotopi, la maggior parte di questi decade per fissione spontanea.
Il ruterfordio è un metallo di transizione: il suo potenziale di ionizzazione, il raggio atomico, le energie orbitali e i livelli di massa con stato ionizzato sono simili all’afnio e ad altri elementi del gruppo quattro.
Come lo zirconio e l’afnio, il ruterfordio dovrebbe formare un ossido stabile e reagire con alogeni per formare tetraalogenuri volatili.
Peso atomico: (267)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: [Rn]5f146d27s2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: 4Dubnio
Db
105
105Db
Dubnio(268)I tentativi per scoprire il dubnio sono iniziati nel 1967, ma l’elemento non è stato identificato fino al 1970. Chiamato in origine “hahnium”, il nome fu poi cambiato dall’IUPAC quale riferimento a Dubna, sede del Joint Institute for Nuclear Research in Russia.
Nell’ottobre del 1971, furono sintetizzati due nuovi isotopi usando l’acceleratore lineare a ioni pesanti di Berkeley, California. Si conoscono sette isotopi del dubnio.
In teoria, il dubnio è un metallo di transizione del gruppo cinque e condivide molte proprietà chimiche con questi elementi. Tuttavia, esperimenti chimici in soluzione hanno dimostrato che può inaspettatamente comportarsi in modo più simile al niobio che al tantalio.
Peso atomico: (268)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d37s2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: 5Seaborgio
Sg
106
106Sg
Seaborgio(269)La scoperta del seaborgio fu annunciata nel 1974 dal Joint Institute for Nuclear Research di Dubna, Russia. Nello stesso anno, i ricercatori dei centri Lawrence Berkeley e Livermore Laboratories rivendicarono la creazione di questo stesso elemento.
Il seaborgio può essere creato solo dalla fusione in un acceleratore di particelle: esso poi decade in ruterfordio, quindi in nobelio e infine in seaborgio. È un elemento radioattivo, non si trova in natura e la maggior parte dei suoi isotopi stabili ha un’emivita di 14 minuti.
Non possiede elementi stabili o naturali: dodici sono stati prodotti e solo tre hanno stati metastabili.
Peso atomico: (269)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d47s2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: 6Borio
Bh
107
107Bh
Borio(270)Nel 1976, gli scienziati russi del Joint Institute for Nuclear Research di Dubna, Russia, annunciarono la sintesi dell’elemento 107. La sua esistenza fu confermata in maniera indipendente da un team di fisici della Germania dell’Est.
Il borio è un elemento radioattivo e prodotto artificialmente e non disponibile in natura. Il suo isotopo più stabile ha un’emivita di circa un minuto. Sebbene le sue proprietà chimiche non siano ancora completamente definite, il suo comportamento è simile ad altri elementi del gruppo sette.
Dei 12 elementi sintetizzati, il borio non possiede isotopi stabili o naturali. Uno ha uno stato metastatico e alcuni possono subire una fissione spontanea.
Peso atomico: (270)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d57s2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: 7Assio
Hs
108
108Hs
Assio(269)L’assio è un elemento radioattivo sintetico non presente in natura. Il suo isotopo più stabile noto ha un’emivita di circa 16 secondi. Fu scoperto nel 1984.
L’assio è un elemento transattinide e un metallo di transizione. I test hanno confermato che si comporta come un omologo più pesante dell’osmio e reagisce con l’ossigeno per formare un tetrossido volatile. Sebbene solo parzialmente caratterizzate, le proprietà chimiche dell’assio sono simili a quelle di altri elementi del gruppo otto.
Peso atomico: (269)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d67s2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/AMeitnerio
Mt
109
109Mt
Meitnerio(278)Nel 1982, i fisici della Germania dell’Est produssero e identificarono l’elemento 109, il meitnerio. La creazione di questo elemento dimostrò la fattibilità dell’impiego delle tecniche di fusione per la creazione di nuovi nuclei pesanti.
Il meitnerio non possiede isotopi naturali stabili: è formato dalla fusione di due atomi o dal decadimento di elementi più pesanti. Si conoscono otto isotopi, due di questi con stato metastatico. La maggior parte degli isotopi subisce un decadimento alfa o una fissione spontanea.
Il meitnerio è un metallo di transizione appartenente al gruppo del platino. In base ai calcoli scientifici, le proprietà basiche del meitnerio dovrebbero assomigliare a cobalto, rodio e iridio.
Peso atomico: (278)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d77s2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/ADarmstadtio
Ds
110
110Ds
Darmstadtio(281)Il darmstadtio fu prodotto per la prima volta nel 1994 dalla fusione degli atomi di nichel e piombo in un’acceleratore a ioni.
È un elemento estremamente radioattivo e il suo isotopi più stabile ha un’emivita di 12,7 secondi.
Il darmstadtio è un elemento transattinide, tuttavia non sono stati eseguiti degli esperimenti chimici per confermare il suo comportamento come metallo di transizione o la somiglianza delle sue proprietà con il nichel, il palladio e il platino.
Non si conoscono isotopi stabili o naturali: se ne riferiscono nove e diversi non sono confermati.
Peso atomico: (281)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d97s1
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/ARoentgenio
Rg
111
111Rg
Roentgenio(281)Il roentgenio è un elemento sintetico, altamente radioattivo e non si trova in natura. Fu scoperto nel 1994.
Il roentgenio non possiede isotopi naturali stabili: è formato dalla fusione di due atomi o dal decadimento di elementi più pesanti. Si conoscono nove isotopi, due di questi con stato metastatico non confermato. La maggior parte degli isotopi subisce un decadimento alfa o una fissione spontanea in secondi o minuti.
Il roentgenio è un metallo di transizione e si presume le sue proprietà di base assomiglino a rame, argento e oro.
Peso atomico: (281)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d107s1
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/ACopernicio
Cn
112
112Cn
Copernicio(285)Il copernicio fu creato nel 1996 e possiede isotopi altamente radioattivi che non si trovano in natura. L’isotopo più stabile ha un’emivita inferiore a 30 secondi.
Si tratta di un elemento estremamente volatile e può esistere come gas a temperatura e pressione standard. Le sue proprietà dovrebbero differire dagli altri elementi del gruppo come zinco, cadmio e mercurio e si presume possa essere il metallo più nobile della tavola periodica.
Non possiede isotopi stabili o naturali ed è creato dalla fusione degli atomi o dal decadimento di elementi più pesanti. Si conoscono sette isotopi differenti.
Peso atomico: (285)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d107s2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/ANihonio
Nh
113
113NH
Nihonio(286)Il nihonio è un elemento transattinide denominato ufficialmente nel 2016. Il suo isotopo noto più stabile ha un’emivita di circa 10 secondi.
Poche sono le informazioni su questo elemento che si è riusciti a produrre per pochi minuti prima del suo rapido decadimento. Si presume abbia proprietà simili a boro, alluminio, gallio, indio, tallio e altri metalli di post-transizione.
Dagli esperimenti preliminari è emerso che l’elemento nihonio non è molto volatile, ma le sue caratteristiche chimiche ad oggi sono ampiamente sconosciute.
Peso atomico: (286)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d107s27p1
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/AFlerovio
Fl
114
114Fl
Flerovio(289)Il flerovio è un elemento sintetico super pesante e radioattivo scoperto per la prima volta nel 1999.
È ritenuto un transattinide ed è il membro noto più pesante nel gruppo del carbonio (14).
Gli studi chimici eseguiti nel 2007 e 2008 hanno evidenziato la sua natura estremamente volatile e la sua affinità di proprietà ai gas nobili. Questo elemento potrebbe anche mostrare proprietà metalliche, ma non si è ancora confermato se il suo comportamento assomiglia di più a un metallo o a un gas (nel 2018).
Il flerovio si crea dalla fusione dal decadimento radioattivo di elementi più pesanti.
Peso atomico: (289)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f14107s27p2
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/AMoscovio
Mc
115
115Mc
Moscovio(289)L’elemento 115, il moscovio, fu sintetizzato per la prima volta nel 2003, riconosciuto nel 2015 e denominato nel 2016.
Si tratta di un elemento estremamente radioattivo il cui isotopo più stabile conosciuto ha un’emivita di poco superiore al minuto. Il moscovio è un metallo di post-transizione che si pensa abbia proprietà simili ai suoi omologhi, ovvero azoto, fosforo, arsenico, antimonio e bismuto.
Si presume inoltre sia simile al tallio con un singolo elettrone debolmente legato all’esterno di un guscio semichiuso.
Peso atomico: (289)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d107s27p3
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/ALivermorio
Lv
116
116Lv
Livermorio(293)Il livermorio è un elemento sintetico riportato per la prima volta nel 2000. Si conoscono quattro isotopi radioattivi del livermorio, di questi l’emivita più lunga dura circa 60 millisecondi. Non è stato confermato un quinto isotopo.
Si ritiene sia un metallo di post-transizione e il più pesante dei calcogeni. Si presume abbia proprietà comuni a ossigeno, zolfo, selenio e tellurio.
Peso atomico: (293)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d107s27p4
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/ATennesso
Ts
117
117Ts
Tennesso(294)Il tennesso fu riconosciuto come elemento nel 2010 e denominato nel 2016. Poiché si tratta di un elemento sintetico altamente radioattivo, non si trova in natura.
È l’elemento di più recente scoperta (a partire dal 2019), i cui atomi durano solo dieci o centinaia di millisecondi.
Si ritiene sia un alogeno e dovrebbe essere un metallo di post-transizione volatile, con proprietà simili agli altri alogeni, quali fluoro, cloro, bromo, iodio e astato.
Peso atomico: (294)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d107s27p5
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/AOganesson
Og
118
118Og
Oganesson(294)L’Oganesson è un elemento radioattivo sintetico riportato per la prima volta nel 2002. Fu ritenuto un elemento nel 2015 e denominato nel 2016.
Possiede il numero atomico e la massa atomica più alti tra tutti gli elementi conosciuti. Dal 2005 sono stati rilevati solo una manciata di atomi. L’atomo di aganesson è molto instabile.
La sua natura radioattiva preclude uno studio sperimentale effettivo. Il calcoli teorici indicano che potrebbe essere abbastanza reattivo, diversamente dai gas nobili del suo gruppo e che potrebbe essere di natura solida.
Peso atomico: (294)
Punto di fusione: N/A
Punto di ebollizione: N/A
Fase a STP: N/A
Configurazione elettronica: *[Rn]5f146d107s27p6
Stati di ossidazione comuni: N/A
Numero di elettroni di valenza: N/A